La cosiddetta bottega dell’animale fantastico

di Manuela Sconti Carbone e Andrea Bardelli

Il primo obbiettivo che ci siamo proposti nell’ampio lavoro di ricerca in atto sul mobile neoclassico è l’aggregazione di mobili che presentano caratteri simili in famiglie.
In questo sforzo di classificazione è inevitabile assegnare provvisoriamente a queste “botteghe” un nome di fantasia come nel caso del corpus di mobili che ci accingiamo ad esaminare, per i quali si è scelto quello di Bottega dell’animale fantastico (nota 1).
Abbiamo identificato come prototipo, anche perché musealizzato e pubblicato, una scrivania che si conserva nelle collezioni del Castello Sforzesco di Milano [Figura 1].

scrivania-neoclassica-intarsiata-lombardia-fine-xviii-secolo-milano-castello-sforzesco

Figura 1. Scrivania neoclassica intarsiata, bottega lombarda, Milano, Castello Sforzesco (Colle 1996, p. 115, ill. p. 116-117).

Vi sono tutti o quasi gli elementi salienti che caratterizzano la bottega. Guardando il fianco [Figura 1a], si vedono i piccoli animali “fantastici” – in questo caso dei draghetti – che decorano la fascia superiore, il medaglione centrale con una contadina, le lesene con motivi “fantasiosi” che poco hanno a che vedere con le candelabre rinascimentali o neoclassiche in senso stretto, lo scontorno con una sequenza di foglie molto frastagliate.

scrivania-neoclassica-intarsiata-lombardia-fine-xviii-secolo-milano-castello-sforzesco

Figura 1a. Particolare (fianco) della scrivania di Figura 1.

Il piano propone decori simili di contorno e al centro un medaglione poligonale a fondo scuro con una biga guidata da volpi (?) e trainata da una lumaca [Figura 1b].

scrivania-neoclassica-intarsiata-lombardia-fine-xviii-secolo-milano-castello-sforzesco

Figura 1b. Particolare (piano) della scrivania di Figura 1.

Si nota la volontà di forzare gli schemi neoclassici con motivi spiritosi, quasi naif, in un contesto costruttivo di primordine perché si tratta per lo più di mobili di buon design, eseguiti con ottima tecnica e materiali scelti.
Direttamente confrontabile con la scrivania del Castello Sforzesco è una scrivania proposta da Semenzato in un’asta del 2008 [Figura 2].

scrivania-neoclassica-intarsiata-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 2. Scrivania neoclassica intarsiata, bottega lombarda, Semenzato 19-20 aprile 2008 n. 941.

Il decoro con draghetti si ripropone sulla fronte del primo cassetto di un cassettone e di due comodini en suite passati in un’asta Sotheby’s che non è stato possibile identificare [Figure 3 e 3a].
L’immagine a colori evidenzia un’altra caratteristica della bottega, ossia l’acceso cromatismo e l’accostamento di tinte contrastanti.

cassettone-comodini-neoclassici-intarsiati-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 3. Cassettone e due comodini neoclassici intarsiati, bottega lombarda, Sotheby’s (fonte Pinterest).

cassettone-comodini-neoclassici-intarsiati-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 3a. Particolare (piano) del cassettone di Figura 3.

Come si può notare, il medaglione al centro della fronte dei comodini è lo stesso che compare sul piano della scrivania del Castello Sforzesco milanese. Segnaliamo che una coppia di comodini praticamente identica, fatto salvo il piano in marmo incassato, sono stati proposti in un’asta non identificata con una discutibile attribuzione a Francesco Abbiati, citando a sproposito il volume di Enrico Colle sul mobile neoclassico in Italia (E. Colle, Il mobile neoclassico in Italia. Arredi e decorazioni d’interni dal 1775 al 1800, Electa, Milano 2005, pp. 330-331).
Il decoro al centro della fronte è riproposto sulla fronte di un cassettone dalle linee più sobrie che pure mantiene le stesse caratteristiche finora riscontrate in termini di fantasia creativa e cromatismo [Figura 4, nota 2].

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 4. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega lombarda, collezione privata.

Sul primo cassetto, altri “animali fantastici” si affrontano ai lati di un rametto fiorito che fa da sfondo alla bocchetta; la gamba, meno ricca e articolata delle precedenti, ha l’attacco contrassegnato da un decoro a ventaglio rovesciato che ricorre in diversi altri esemplari [Figura 4a].

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 4a. Particolare (gamba) del cassettone di Figura 4.

Simile al precedente è un cassettone passato in asta da Finarte nel 1990 che riprende il decoro del primo cassetto e delle gambe [Figura 5].

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 5. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega lombarda, Finarte 5 giugno 1990 n. 65.

All’interno di uno scontorno piuttosto insolito, ai lati di un medaglione raffigurante una contadina -paragonabile a quella raffigurata sul fianco della scrivania di Figura 1 (vedi ancora la Figura 1a] – si dipanano due rami di “palma” (nota 3).
Come in altre botteghe caratterizzate da una produzione originale e di qualità elevata, alcuni elementi decorativi si ripropongono nei vari esemplari in modo da renderli riconoscibili, come una sorta di brand, senza risultare pedissequi.
Stesse foglie di “palma”, stesso decoro a ventaglio – qui posizionato in prossimità del terminale della gamba – si riscontrano in un tavolino da gioco che restituisce perfettamente l’atmosfera giocosa, assai poco neoclassica, di questa famiglia di mobili [Figura 6].

tavolino-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 6. Tavolo neoclassico intarsiato, bottega lombarda, Christie’s 6 dicembre 2012 n. 188.

Anche del mobile successivo avevamo già mostrato l’immagine (vedi articolo dell’ottobre 2023 citato nella nota 1; ivi Figura 9), ma e opportuno ribadirla nel contesto che gli è proprio. Al di là di una serie di affinità cromatiche e di scelte decorative che lo apparentano ai mobili finora esaminati, il piano mostra un medaglione esagonale che richiama quello della scrivania di Figura 1 e dei comodini di Figura 3, affiancato dagli stessi uccelli esotici già visti sulla fronte dei cassettoni di Figura 3 e di Figura 4 [Figure 7 e 73, nota 4].

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 7. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega lombarda, mercato antiquario.

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 7a. Particolare (piano) del cassettone di Figura 7.

Facendo tesoro di questi “inattaccabili” confronti e rimandi stilistici è possibile annettere alla bottega altri esemplari che presentiamo in rapida successione [Figure 8-12].

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 8. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega lombarda, Meeting Art 6 maggio 2023 n. 127A.

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 9. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega lombarda, Cose Antiche n. 48, gennaio 1997 p. 102.

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 10. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega lombarda, mercato antiquario.

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 11. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega lombarda, Koller 22 settembre 2016 n. 1180.

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 12. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega lombarda, Finarte 2 ottobre 1990 n. 244.

Alcuni casi di incerta attribuzione
Abbiamo isolato anche due gruppi di mobili che potrebbero rientrare nell’ambito della Bottega dell’animale fantastico anche se, diversamente da quelli che abbiamo appena esaminato, essi presentano carattere seriale
Nel primo gruppo si collocano mobili che salvaguardano comunque certi requisiti di qualità: ad esempio, un cassettone passato in asta da Farsetti nel 2018 [Figura 13].

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 13. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega lombarda, Farsetti 26 ottobre 2018 n. 417.

La lesena ricorda quella del cassettone di Figura 8 e la mensolina di raccordo tra gambe e perimetro di base è simile a quella del cassettone di Figura 10 (comune, per altro, anche a esemplari di altre botteghe).
Al secondo gruppo, di qualità mediamente inferiore e caratterizzato da un medaglione centrale con panoplia, appartiene un cassettone proposto sul mercato antiquario come “francese” [Figura 14] che ha il decoro del primo cassetto del tutto simile a quello del cassettone di Figura 11.

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-fine-xviii-secolo

Figura 14. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega lombarda, Cose Antiche n. 75, aprile 1999 p. 63.

Chi può essere l’artefice di questo corpus?
Pur avendo qualche idea in merito, è prematuro avanzare delle ipotesi.
Restiamo in attesa del fortunoso ritrovamento di un esemplare firmato oppure di un mobile che possa fare da anello di congiunzione rispetto alla bottega di qualche artefice noto. Nel frattempo, premeva attirare l’attenzione su quello che resta uno degli episodi più originali del neoclassicismo lombardo.

NOTE

[1] A questa “bottega” si era fatto cenno negli articoli Antonio e Luigi Mascarone (o Mascaroni) ebanisti neoclassici (marzo 2023) [Leggi, ivi nota 2] e Rapporti tra ebanisteria marchigiana e lombarda in epoca neoclassica (ottobre 2023) [Leggi , ivi nota 5 e altro].

[2] Avevamo già mostrato questo mobile nell’articolo dell’ottobre 2023 citato nella nota 1 (ivi Figura 15).

[3] Segnaliamo, senza che questo produca conseguenze ai fini del nostro discorso, che il decoro a foglie di “palma” ai lati del medaglione centrale si trova molto simile in una coppia di cassettoni passati in un’asta Lempertz [Figura A] con un’attribuzione a Gaspare Bassani, mentre è nostra opinione che appartenga a una bottega “contesa” tra Milano e Genova; vedi Milano o Genova… o l’anello di congiunzione (luglio 2019) [Leggi , ivi Figura 11 indicato solo come “Fonte Pinterest”]. Sullo stesso argomento, vedi: Ancora sui mobili neoclassici intarsiati tra Genova e Milano … o Cremona (dicembre 2024) [Leggi ] e altri articoli ivi richiamati.

cassettone-neoclassico-intarsiato-lombardia-genova-fine-xviii-secolo

Figura A. Cassettone neoclassico intarsiato, bottega genovese di influsso lombardo, Lampertz 17 novembre 2017 n. 1675.

Sull’attribuzione a Gaspare Bassani di un altro corpus di mobili, vedi: Indizi relativi all’attribuzione di un corpus di mobili a Gaspare Bassani (luglio 2023) [Leggi].

[4] Come già evidenziato nel più volte citato articolo dell’ottobre 2023, i medaglioni sulla fronte e sul piano sono tratti molto liberamente da disegni del Fondo Maggiolini (per quest’ultimo: G. Beretti-A. Gonzales Palacio, Giuseppe Maggiolini. Catalogo ragionato dei disegni, Inlimine, Milano 2014).

Aprile 2025

© Riproduzione riservata