Sculture in bronzo dorato francesi del XVI secolo raffiguranti santa Caterina d’Alessandria e san Giorgio
della Redazione di Antiqua
Sono apparse sul sito proantic.com due notevoli sculture in bronzo dorato del XVI secolo, offerte da un antiquario francese [Figura 1].
Figura 1. Coppia di sculture in bronzo dorato, altezza cm. 16 (sinistra) e cm. 17 (destra), XVI secolo (seconda metà), mercato antiquario.
Nel confermare sostanzialmente l’epoca, potremmo azzardare una provenienza francese, oppure fiamminga, ma ciò su cui si vuole concentrare l’attenzione è l’identificazione dei personaggi raffigurati.
Lascia interdetti la proposta fornita sul sito, ossia che la figura con la ruota rappresenti St. Bernadette, mentre l’altra sia difficile da identificare (“One of them is St. Bernadette with the wheel when the other statuette it difficult to identify”).
Effettivamente i due personaggi non sono immediatamente riconoscibili, ma santa Bernadette, legata alle apparizioni mariane di Lourdes, non ha mai avuto nulla a che vedere con una ruota!
La ruota viene quasi automaticamente associata a santa Caterina d’Alessandria, mentre, osservando più attentamente il personaggio che la tiene con la mano destra, scopriamo essere una figura maschile; l’altra figura, femminile, tiene un libro nella mano sinistra [Figura 2].
Figura 2. Le stesse sculture di Figura 1 da un’altra angolazione.
L’unico santo di sesso maschile che può essere associato alla ruota è san Giorgio, anche se si è soliti immaginarlo a cavallo mentre combatte con un drago come descritto della Legenda Aurea.
Tuttavia, san Giorgio subì diversi tormenti a più riprese, tra cui l’essere tagliato in due con una ruota irta di chiodi e spade, martirio dal quale sarebbe poi resuscitato [Figura 3].
Figura 3. Martirio di san Giorgio, pietra, Tubinga, Collegiata protestante di San Giorgio (fonte Face Book/Curiosità).
Si tratto ora di capire chi sia la santa che mostra un libro come unico attributo.
Le sante la cui immagine si associa a un libro – che spesso si accompagna ad altri attributi primari – sono diverse, ma dobbiamo scartarne la maggior parte perché si tratta di sante in abito religioso che reggono il libro contente le regole dell’ordine a cui appartengono.
La scelta cade proprio su santa Caterina d’Alessandria, raffigurata prevalentemente con la ruota e con la palma del martirio, ma, anche se più raramente, con in mano un libro e/o con la spada. Nella tavola di Luca Signorelli [Figura 4], la si vede in un’immagine insolita: seduta su una ruota e intenta a leggere un libro, non necessariamente il vangelo, dal momento che la santa viene descritta come una persona molto colta.
Figura 4. Luca Signorelli, Santa Caterina d’Alessandria, tempera su tavola 31 x 43, Firenze Museo Horne.
A questo punto, possiamo pensare che le due sculture di Figura 1 non siano state associate casualmente e che santa Caterina abbia trasferito a san Giorgio il suo attributo principale – per altro a lui non alieno, come visto – giustificando la sua presenza accanto a lui e viceversa.
I due santi hanno altri elementi che li accomunano: entrambi sono stati martirizzati in più fasi. Santa Caterina fu sottoposta al supplizio della ruota dentata – che si dovette sospendere perché la ruota fu rotta da un fulmine “a ciel sereno” – e quindi decapitata; anche san Giorgio fu percosso violentemente, poi messo alla ruota e successivamente decapitato.
Anche le date sono molto vicine: san Giorgio subì il martirio nel 303 circa a Nicomedia o a Lidda; santa Caterina nel 305 circa ad Alessandria d’Egitto.
Non è un caso quindi che i due santi siano raffigurati insieme come nella tavola attribuita ad Antonio da Ferrara [Figura 5] e nel dipinto di Ludovico Carracci dove si simula, addirittura, che abbiano subito il martirio insieme [Figura 6].
Figura 5. Alberti Antonio di Guido detto Antonio da Ferrara, Santa Caterina d’Alessandria e san Giorgio, tempera su tavola cm. 15 x 60, 1436, Urbino, Palazzo Ducale inv. 1990 DE 217.
Figura 6. Ludovico Carracci, San Giorgio e Santa Caterina condotti al martirio, olio su tela, cm. 316 x 210, 5, Reggio Emilia, Tempio della Beata Vergine della Ghiara.
Nota finale
Alcune delle notizie sopra riportate sono state tratte dalle voci di wikipedia relative a Caterina d’Alessandria, San Giorgio, Legenda Aurea e dal sito quadriitaliani.it [Vedi].
Novembre 2024
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