Giovanni Battista Foggini (1652-1725). Premier sculpteur à la cour de Cosme III de Médicis, un fonds inédit de dessins (a cura di Kira d’Alburquerque), Maurizio Nobile, Bologna-Parigi 2016, 128 pagine formato 21 x 30, euro 30,00.
Qualcuno ricorderà che a marzo abbiamo segnalato l’uscita del volume VIII dei quaderni degli Amici di Doccia. Tra i suoi meriti c’è quello di accostare alcune figure in porcellana ai loro modelli in gesso o terracotta e agli esemplari fusi in bronzo, sottolineando come lo stesso soggetto potesse essere realizzato in materiali diversi.
Segnaliamo ora l’uscita di un bel volume edito grazie alla passione dell’antiquario Maurizio Nobile con galleria a Bologna e Parigi, dedicato ai disegni di Giovanni Battista Foggini, scultore fiorentino vissuto tra il 1652 e il 1725.
Parliamo di un fondo di 79 disegni, per lo più autografi, appartenuti alla nobile famiglia fiorentina dei Pandolfini e già ordinati e catalogati nel 1916 da Pasquale Nerino Ferri.
Tutti i disegni sono di notevole qualità, sia che si tratti di schizzi, sia di disegni finiti, segno della notevole abilità tecnica del Foggini per non dire della sua inventiva.
Il volume, redatto solo in francese e curato dalla studiosa Kira d’Alburquerque, specialista di Foggini, riproduce tutti i disegni, ciascun corredato da una scheda, nonché l’elenco ragionato originale del Ferri.
Ove possibile, il disegno viene messo in relazione all’opera della quale costituisce il bozzetto ed è in questo senso che si completa idealmente il percorso indicato in premessa.
È il caso, ad esempio, di un disegno raffigurante San Carlo Borromeo in adorazione della Croce [Figura 1] servito come disegno preparatorio per una scultura in bronzo dorato di Foggini in collezione privata newyorkese [Figura 2], dal quale è stata tratta una figura in porcellana di Doccia, per ora nota solo in due esemplari [Figura 3].
Figura 1. G.B. Foggini, disegno, mm 152 x 97 (Maurizio Nobile, Bologna-Parigi).
Figura 2. G, B, Foggini, bronzo dorato (New York, collezione privata).
Figura 3. Manifattura di Doccia, porcellana (Lucca, Fondazione Ragghianti); l’altro esemplare si trova a Gazzada (Va) presso la Collezione Cagnola (inv. PO.289).