Andrea Perin-Francesca Tasso, Il sapore dell’arte, Skirà, Milano 2010, euro 16,00.
Più sapore che arte in questo volumetto che è essenzialmente un libro di cucina, dedicato ad antiche ricette di ambito prevalentemente padano. Le ricette in questione sono state non solo opportunamente tradotte (ove necessario, dal latino o dall’italiano volgare), ma anche affiancate da una possibile interpretazione in chiave moderna che le rende praticabili e adatte al nostro gusto. Alcune sono sorprendenti e vien immediatamente voglia di provarle.
Ciascuna ricetta è inserita nel suo contesto con numerose note storiche e di costume. Gli oggetti d’arte che le accompagnano sono tratti dalle civiche raccolte del Castello Sforzesco di Milano e la locale raccolta di stampe Bertarelli ospita alcuni degli antichi volumi dai quali sono ricavate molte delle ricette presentate. Le opere del Castello sono succintamente descritte con didascalie e l’attinenza con la ricetta cui sono collegate è talvolta labile. Si devono quindi considerare una forma inedita di illustrazione, come ampiamente denunciato nella parte introduttiva. Per altro, il volume costituisce uno spunto per guardare le opere d’arte non solo dal punto di vista estetico, ma anche per il loro significato in rapporto alla cultura materiale che le ha espresse. Un libro da regalare a tutti quelli che amano, e sono molti, sia l’arte propriamente intesa sia quella del mangiare.