Rossana Vitiello (a cura di), Il teatro del sacro. Scultura lignea del Sei e Settecento nell’Astigiano, Silvana Ed., Cinisello B. (Mi), 2009, euro 35,00.

Vogliamo iniziare la recensione di questo catalogo dal fondo e precisamente dall’indice dei nomi e dei luoghi che trova spazio tra gli Apparati. Questa elencazione che può apparire pedissequa è in realtà utilissima, per non dire indispensabile, agli studiosi che possono così rendersi conto immediatamente degli scultori di cui si parla nel testo. Si tratta di un lavoro misconosciuto, noioso e insidioso, che però marca spesso la differenza tra cataloghi di semplice servizio alla mostra e cataloghi che sono il frutto di anni di ricerca.
Lo stesso dicasi per le altri parti degli apparati: l’indispensabile bibliografia, il regesto dei documenti e, in questo caso, l’ottimo Repertorio che raccoglie in modo analitico, con piccole foto in bianco e nero, un nutrito numero di esemplari di sculture lignee astigiane che non hanno potuto essere esposte.
Il resto del catalogo non è da meno. Ci fa piacere l’affettuoso ricordo di Noemi Gabrielli, fatto nell’introduzione, autrice di un testo pionieristico sull’arte astigiana Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli, edito nel 1977 dall’Istituto bancario San Paolo di Torino, così come ci pare felice la scelta dei saggi che aprono il volume: quello di Fulvio Cervini sulla scultura del Seicento, quello di Elena Ragusa sulla bottega degli Enaten (una sorta di monografia su questa famiglia di scultori d’origine fiamminga), quello di Franco Gualano sul Settecento, quello di Andrea Rocco sulla committenza per gli apparati processionali e, infine, quello di Rossana Vitiello, coordinatrice del lavoro, sulle problematiche relative al restauro e alla tutela.
Il corpo centrale del catalogo è dedicato alle sculture esposte, spesso frutto di delicati restauri, con belle immagini e ottime schede storico artistiche.

Maggio 2009

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