Enrico Colle, Il mobile lucchese, Pacini Fazzi, Lucca 2009, euro 70,00.

Scritto da Enrico Colle con il consueto mestiere e padronanza della materia, questo studio sul mobile a Lucca si struttura in due parti. Nella prima viene tratteggiata l’evoluzione dello stile della mobilia lucchese dal XV al XIX secolo, soggetto di volta in volta a vari influssi: fiorentino, romano e bolognese, innanzi tutto, ma anche sorprendentemente piemontese, agli inizi del XVIII secolo, a opera dello Juvarra e inglese durante il periodo neoclassico. Facendo numerosi riferimenti ai contributi di alcuni studiosi locali e ai documenti, emergono i nomi di numerosi architetti e decoratori ispiratori del gusto nelle varie epoche come Natali, Nottolini e Bianchi, nonché di numerosi artefici, in gran parte inediti. Anche per la presenza di molteplici influenze, solo con qualche sforzo si riesce a identificare, in questa prima parte, il carattere peculiare del mobile lucchese cogliendone alcuni elementi essenziali e distintivi. A ciò contribuisce la seconda parte, dedicata alle tavole di illustrazione, per la quale abbiamo in serbo una piccola critica: i mobili sono riportati con semplici didascalie, ma senza commento e solo alcuni di essi sono richiamati nella prima parte del testo. A parte la difficoltà di risalire al relativo commento, alcuni esemplari restano privi di riferimenti. Come sempre utilissimo in appendice un duplice regesto, quello degli artefici attivi nel palazzo pubblico di Lucca dal 1760 al 1800 e quello degli artefici attivi nell’Ottocento, allargato a doratori e bronzisti. Viene così ripreso e completato il discorso sul mobile lucchese iniziato da Colle nel 2005 con Il mobile di corte a Lucca (1805-1847) sempre per i tipi della Pacini Fazzi.

Aprile 2009

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