Stefano Chiarenza, Architettura e spazio nelle città intarsiate, Giannini Editore per Unimpresa, Napoli 2006, 172 pagine, formato 21×27, euro 18,00.
Un esempio di come un buon libro, di grande interesse per che studia gli arredi lignei, non sia facilmente accessibile al pubblico, se non attraverso ricerche complesse e mirate.
Realizzato con il contributo di Unimpresa, il volume di Chiarenza parte dall’analisi del repertorio figurativo offerto dalle tarsie lignee e si focalizza sugli intarsi che rappresentano contesti urbani, non solo città reali, ma anche – e forse più spesso – città immaginarie
Attraverso il ricorso a rigorosi procedimenti geometrici, l’autore perviene ad una ricostruzione critica dei contesti urbani e delle architetture intarsiate, restituendo in originali tavole grafiche la consistenza reale di questi spazi virtuali.
L’ultima parte è dedicata alle tarsie lignee nella Sacrestia della Certosa di S. Martino a Napoli, ultimo straordinario episodio dell’iconografia prospettica legata alla tecnica della tarsia.
La ricerca storico-iconografica così condotta permette di riconoscere per la prima volta il profondo legame tra le tarsie napoletane e le ricerche di Hans Vredeman de Vries (Leeuwarden in Frisia 1527 – Anversa 1606 circa), architetto, pittore e incisore e studioso di prospettiva.
Eccone il sommario:
-Introduzione
-Lo spazio immaginario (la prospettiva)
-La tarsia lignea
-La rappresentazione della città nella tarsia lignea
-Rappresentazione in legno e realtà architettonica
-Le tarsie lignee nella Certosa di S. Martino a Napoli.
30 Aprile 2007
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