Miscellanea di posate in metallo argentato
di Gianni Giancane
Come spesso succede, nel cassetto delle posate si accumulano oggetti di diversa provenienza accostati per una certa somiglianza di forma e adibiti all’uso in comune.
È il caso di tre forchette, di cui mostriamo fronte e retro [Figura 1], realizzate in metallo argentato con procedimento galvanico.
Stilisticamente sono riconducibili al classico motivo Old English, ma “rivisitato”, arricchito in alto da due alette laterali all’attacco dello stelo con i rebbi e profilato da una sottile filettatura, scandita in basso, tanto al recto quanto al verso, da una goccia a doppia concavità.
Come si deduce dalla scritta “prototype” e dalla presenza delle iniziali E G & Co e di una corona [Figura 2], le posate appartengono, quasi certamente, ad una serie “prototipo” realizzate da George Elkington a Birmingham.
Sebbene la corona non sia racchiusa in cartiglio, come normalmente si presenta nei punzoni della manifattura [Figura 3], essendo presente in una locandina pubblicitaria d’epoca [Figura 4], si può tranquillamente avallare quest’ipotesi.
Figura 1. Fronte e retro di due delle tre forchette in metallo argentato, Birmingham, manifattura George Elkington, 1861-1898. Genova, collezione privata.
Figura 2. Il marchio (più che un punzone) presente sul dorso di ogni posata.
Figura 3. Punzonatura tipica di Elkington su una forchetta del 1860 (anno testimoniato dalla lettera V in losanga), con il cartiglio che profila “corona” e lettere (foto inedita dell’autore).
Figura 4. Locandina pubblicitaria del 1903 della manifattura Elkington & Co. Ltd (fonte Grace’s Guide), in cui compare in alto a sinistra una corona che la manifattura ha effettivamente utilizzato nel punzone ufficiale fino al 1898.
Ritengo che le tre posate possano essere state prodotte nella seconda metà del XIX secolo e comunque dopo il 1861 – quando la ditta, fondata nel 1840 a Birmingham ed appoggiata dal 1842 dal sostegno finanziario di Josiah Mason con la denominazione di Elkington, Mason & Co., cessò la collaborazione con Mason e divenne pertanto E & Co. – e prima del 1898, anno in cui fu vietato alla manifattura, da parte del Palamento inglese, di utilizzare la corona nel punzone da essa apposto sui metalli argentati per evitare confusioni con il Town Mark della città di Sheffield (una corona) e riservato all’argento sterling.
In particolare, è plausibile pensare a esemplari prototipo, creati per la realizzazione successiva di oggetti in serie.
Tradizionalmente accompagnata alle posate di cui sopra, si trova un’altra forchetta che presenta il motivo cosiddetto Fiddle (violino, per la forte somiglianza con lo strumento musicale), contornato da impercettibile profilatura, aggraziato da una coppia di alette verso i rebbi ed una goccia con cuspide nel vertice inferiore dello stelo [Figura 5].
Sul retro della posata, totalmente privo di decori aggiuntivi, si evidenzia la punzonatura, costituita dalle iniziali W H in caratteri latini e racchiuse in ovale, e le successive & S B P in carattere gotico contornate da differenti profili [Figure 6 e 6bis].
Come si evince dalla punzonatura, questa posata è stata costruita in Inghilterra, a Sheffield, alla fine del XIX secolo, da un’importante manifattura, quella di William Hutton & Sons, avviata a Birmingham nel 1800 e trasferita a Sheffield nel 1832.
Figura 5. Fronte di una forchetta in metallo argentato (British Plate), Sheffield, manifattura William Hutton & Sons, fine XIX secolo. Genova, collezione privata.
Figure 6 e 6bis. Retro della forchetta di Figura 5 e dettaglio della punzonatura.
Si precisa che & ed S stanno per & e Sons, mentre B e P sono le iniziali di British Plate, un materiale inventato da questa manifattura nell’ultimo quarto del secolo (probabilmente a partire dal 1884 o qualche anno prima) e costituito da una particolare lega di Nichel, ideale per composizione a ricevere la successiva elettro-placcatura d’argento.
Si veda l’interessante locandina pubblicitaria del 1884 nella quale si intravedono i punzoni con la B e P finali a testimonianza dell’utilizzo della formulazione “Britannia Plate” [Figura 7].
Si noti come la manifattura producesse e promuovesse materiali in argento, in metallo argentato (electro-plated) ed alpacca (Nickelsilver), tanto per il mercato interno quanto per l’esportazione (fonte Grace’s Guide).
Figura 8. Locandina pubblicitaria della ditta William Hutton & Sons, 1884.
L’opificio realizzava oggetti di notevole livello qualitativo e, oltre ai manufatti “argentati” e similari, produceva molto materiale in argento sterling, per il quale ovviamente utilizzava sistemi di punzonatura differenti ed in linea con i dettati formali della legislazione all’epoca vigente.
Marzo 2022
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