Luisa Capogrossi (a cura di), Antonio del Massaro detto il Pastura. Studi su un ‘peruginesco’ viterbese e la sua bottega, 200 pagine formato 30 x 24,5, Olschki, Firenze 2022, euro 45,00.

La monografia di un pittore dovrebbe comporsi di un capitolo introduttivo con notizie biografiche e magari un capitolo che ne riassume la fortuna critica, a cui si aggiunge un catalogo dove le opere sono schedate in ordine cronologico con immagine, storia, analisi critica e confronti. Alla fine, potrebbe trovare spazio un regesto dei documenti insieme alla bibliografia e all’indice dei nomi.
La scelta di proporre un volume monografico sul pittore viterbese Antonio del Massaro detto il Pastura attraverso una serie di contributi di autori diversi, all’interno di un’edizione inutilmente lussuosa, ci sembra un’operazione di per sé criticabile.
Il primo capitolo è dedicato alla letteratura sul pittore a cui se ne aggiunge un secondo che parla dello studioso Italo Faldi (1917-2012) che l’ha studiato approfonditamente. E fin qui, potrebbe andar bene.
Il catalogo del pittore pare affidato al saggio di Luisa Caporossi, la quale cura l’intero volume, al cui interno sono analizzate diversi dipinti, pubblicando 32 immagini che si riferiscono a 18 opere del Pastura (di cui 12 riguardano il ciclo di affreschi della cappella Vitelleschi di Tarquinia, 2 di quella Ponziani in S. Cecilia in Trastevere a Roma), a cui si aggiunge un dipinto attribuito dubitativamente (quello della chiesa di Carbognano) e un disegno di Giovanni di Pietro detto lo Spagna che si trova agli Uffizi a Firenze. Questo contributo, tuttavia, non esaurisce, come sarebbe auspicabile, il catalogo del Pastura.
Dobbiamo attendere il saggio successivo per vedere raffigurate e commentate altre due opere (orvietane) del Pastura, insieme ad altrettanti lavori di bottega e quello ancora successivo per gli affreschi del castello Orsini-Odescalchi di Bracciano (qui è interessante il confronto con alcune fonti iconografiche a cui il Pastura potrebbe essersi ispirato).
E ancora: altre opere del Pastura e di suoi seguaci sono mostrate e commentate in un capitolo che tratta di quanto è stato venduto negli anni sul mercato internazionale per poi confluire all’estero in collezioni pubbliche e private.
Due dipinti finora non illustrati, una Madonna con bambino al Museo Civico di Viterbo e una Natività a Berwick-upon-Tweed nel Regno Unito, compaiono in un saggio dove si parla di abbigliamento e acconciature. Si vede anche, per la prima volta, un brano degli affreschi della già citata cappella Ponziani in Trastevere, mentre, per contro, si ripetono alcune immagini già viste in precedenza.
La ripetizione di immagini è giustificata, per confronto, nei capitoli dall’ottavo in poi quando si affrontano gli allievi del Pastura, tra cui personalità affascinanti come Monaldo Corso o il “Fantastico”.
La parte finale del libro riscatta in buona parte la lamentata disorganicità con una serie di utilissimi strumenti a partire da un’ottima Cronologia e note documentarie. Altrettanto preziosa, almeno dal punto di vista storiografico, è la traduzione dal tedesco della prima monografia su Pastura, scritta nel 1901 da Ernst Steinmann, assai rara perché stampata a tiratura limitata e giunta a noi in pochissimi esemplari. Infine, finalmente, un Catalogo delle opere certe del Pastura – di quelle attribuite o a lui semplicemente accostate, delle opere di bottega e dei suoi vari ambiti – diviso per ubicazioni in ordine alfabetico con utili note e bibliografia di diretto riferimento, qui in sintesi, che trova sviluppo in una vera e propria, ampia Bibliografia che chiude il volume. Indice dei nomi non pervenuto (sarebbe stato utile).
Le critiche sono esternazioni assolutamente soggettive che dipendono in gran parte dalle aspettative che, in casi come questo, sono molto alte perché temiamo si debba attendere altri 122 anni per una nuova monografia sul Pastura.
Del resto, anche una critica poco lusinghiera non condizionerà certo il grande pubblico che si tiene normalmente lontano dalle pubblicazioni troppo specialistiche, mentre chi è interessato al Pastura acquisterà ugualmente il libro, riservandosi di decidere se i nostri appunti sono più o meno giustificati.

PER ACQUISTARE
luisa-capogrossi-antonio-del-massaro-detto-il-pastura-olschki-firenze-2022