Adele Chavassieu d’Haudebert al GAM
della Redazione di Antiqua
Il depauperamento della Galleria d’Arte Moderna (GAM) di Milano, ospitata nella villa Reale di via Palestro (già Villa Belgioioso e ora Villa Comunale), a beneficio del neonato (2010) Museo del Novecento, ha consentito di valorizzare la sua natura di museo dell’Ottocento tra i più interessanti del nostro paese.
Una sala del piano terreno (la numero XI) ospita una straordinaria collezione di smalti su porcellana, già appartenuti al conte Giovan Battista Sommariva (1760[62]-1826), governatore della Repubblica Cisalpina. Di questo collezionista ci siamo già occupati a proposito di Giovanni Beltrami [Leggi ] che anche in questa sede è presente con due piccole opere: un Ritratto di Giovan Battista Sommariva (cm. 5,5 x 2,8) e L’ira di Achille (cm. 2,8 x 5,5), entrambi intagliati su sardonica e databili al 1800.
Per quanto riguarda gli smalti, essi traducono in miniatura i dipinti più significativi e cari al conte Sommariva, conservati nella quadreria della villa di Tremezzo sul lago di Como. Le miniature sono pervenute alla GAM nel 1902 come deposito della Pinacoteca di Brera a seguito della donazione Emilia Sommariva Seillière, nuora di Giovan Battista Sommariva.
Non proprio tutti i soggetti rappresentati sono tratti dalla pur ragguardevole collezione del conte Sommariva, dal momento che vi compare anche la Gioconda (!).
A fare la parte del leone tra dai più noti miniaturisti del tempo che si sono cimentati per il conte è Adèle Chavassieu d’Haudebert (1788-1831[32]), sulla quale le notizie sono piuttosto scarse. Alcune le possiamo trarre dal Dictionnaire des artistes de l’école francais au XIX siècle di Chrles Gabet, pubblicato a Parigi presso M.me Vergne, Place de l’Odeon 1 nel 1831 (la data di pubblicazione coinciderebbe con quella di morte della pittrice), dove si legge che è una pittrice principalmente su smalto, originaria di Niort e attiva a Parigi in rue de la Chaise n. 20.
Si parla di 90 soggetti dipinti per il conte Sommariva, alla data del 1831 ancora di proprietà del figlio (nota 1).
Esortando a visitare la GAM milanese (l’ingresso è gratuito), pubblichiamo alcune miniature (riproduzioni di dipinti) di soggetto erotico [Figure 1, 2, 3 e 4] che appaiono ben rappresentate all’interno della collezione (nota 2).
Figura 1. Adèle Chavassieu d’Haudebert, Venere al bagno (da van Dyck), 1818, smalto su porcellana 12 x 10.3 cm (GAM 2082).
Figura 2. Adèle Chavassieu d’Haudebert, Amore e Psiche (da C. Cignani), 1817, smalto su porcellana 10.4 x 12.2 cm (GAM 2081).
Figura 3. Adèle Chavassieu d’Haudebert (1788- 1831), Flora (da G. Reni), smalto su porcellana 12.3 x 10.7 cm (GAM 2080).
Figura 4. Adèle Chavassieu d’Haudebert, Donna che si corica (da L.R. Trinquesse), 1817, smalto su porcellana 12 x 10.2 cm, cornice in ottone dorato (GAM 2090).