Candelieri in bronzo firmati George
della Redazione di Antiqua
Succede talvolta che l’identità di un artefice si crei attorno a un equivoco.
Sembra essere il caso di Francois George il quale firma una serie di buffe sculture in bronzo ad uso di candeliere, comparse più volte sul mercato antiquario [Figura 1].
Figura 1. Serie di candelieri in bronzo firmati F(ran)ҫois George, Francia o Gran Bretagna, prima metà del XIX secolo, mercato antiquario.
La firma che si legge abbastanza chiaramente sulla maggior parte degli esemplari è “Fҫois George” [Figura 2], circostanza che lo ha fatto identificare nell’artista francese Franҫoise George (1807-1873), autore non dei bronzetti, bensì di un a serie di disegni caricaturali da cui gli oggetti sarebbero stati tratti.
Figura 2. Particolare della firma sulla base di uno dei bronzetti di Figura 1.
Così riportano le didascalie che accompagnano la maggior parte degli oggetti posti in vendita, almeno quelli reperibili in rete.
Una ricerca, sempre condotta in rete, non ha consentito di identificare alcun Franҫoise George, né come scultore in bronzo, né come caricaturista.
Assai curiosamente, le date di nascita e morte corrispondono a quelle di Franҫoise George-Hainl, celebre musicista, violoncellista e direttore d’orchestra, nato a Issoire in Avergna il 16 novembre 1807 e morto a Parigi il 2 giugno 1873. Egli è stato spesso oggetto di caricature [Figure 3 e 4], ma scorrendo la sua biografia non vi è traccia di un’attività di disegnatore satirico, tanto meno di bronzista.
Figura 3. Fotografo anonimo, Ritratto di Franҫoise George-Hainl, stampa fotografica su stampa all’albumina, 1860 circa, Parigi, Museo Carnevalet.
Figura 4. Achille Lemot (1846-1909), Ritratto caricatura di Franҫoise George-Hainl, 1863-1872, Parigi, Biblioteca Nazionale di Francia.
E’ quindi assai probabile qualcuno sia stato indotto a conclusioni affrettate creando un precedente a cui tutti si sono prontamente adeguati per la smania di attribuire una paternità certa agli oggetti da proporre in vendita.
Presso il Museo Giuditta Pasta di Saronno, che sarà inaugurato questo settembre, abbiamo reperito un candeliere della serie a forma di “cantante”, presumibilmente appartenuto alla celebre soprano (26 ottobre 1797-1 aprile 1865) [Figura 5]. Di questo oggetto è stato possibile fotografare lo spartito che il personaggio raffigurato squaderna [Figura 5 a].
Figura 5. Candeliere in bronzo raffigurante un cantante, firmato F(ran)ҫois George, Francia o Gran Bretagna, prima metà del XIX secolo, Saronno, Museo Giuditta Pasta (già collezione Cavallari), inv. M.36.
Di questo oggetto è stato possibile fotografare lo spartito che il personaggio raffigurato squaderna [Figura 5 a].
Figura 5 a. Dettaglio della Figura 5.
Come si può notare, le note sono al contrario, così come la chiave di violino, tra l’altro posizionata a destra dello spartito e non correttamente a sinistra; inoltre le note hanno tutte lo stesso valore ritmico e non sembra formino una melodia, manca anche l’indicazione del tempo (2/4, 3/4, ecc.).
Ciò non sembra nascondere un gioco raffinato di canone inverso, ma solo una mancanza di conoscenza della musica da parte dell’ignoto scultore che ha lavorato di fantasia.
Questo rafforza la convinzione, se ancora ce ne fosse bisogno, che l’autore dei bronzetti non può essere messo in relazione, se non per un fatto di omonimia, con il Franҫoise George(-Hainl) musicista.
Peccato non poter decifrare una scritta vergata in inchiostro sotto la base del bronzetto, perché parzialmente abrasa [Figura 5 b].
Figura 5 b. Dettaglio della Figura 5.
A malapena si legge (tra parentesi quadra le parole incomprensibili):
pago ₦° 2090 v [rom]
Ve fran 30 [b] [p] go.
Si possono vedere alcuni piccoli caratteri a rilievo realizzati in fusione: G R (B), anch’essi, per ora, non interpretabili.
Per completezza di informazione, riferiamo che sembra di leggere solo “George”, scritto con identica grafia, sulla base di due bronzetti non adibiti ad alcuna funzione d’uso come i precedenti, bensì raffiguranti due moschettieri liberamente ispirati ai “gobbi” di Jaques Callot e, più in generale, alle popolari figure dette “caramogi” [Figure 6 e 6a].
Figura 6. Coppia di bronzetti raffiguranti moschettieri, firmati George, Francia o Gran Bretagna, prima metà del XIX secolo, mercato antiquario.
Figura 6 a. Dettagli della Figura 6.
Supponendo di aver chiarito chi “non sia” lo scultore fonditore in bronzo che si firma George, dichiariamo aperta la caccia, ringraziando sin d’ora chi sarà in grado di fornire notizie in merito oppure indicazioni che aiutino a decifrare la scritta misteriosa.
Si ringrazia per la collaborazione Andrea Germi, curatore della collezione museale Giuditta Pasta.
Settembre 2020
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Il Percorso Museale “Giuditta Pasta – La Divina”, gestito dal Comune di Saronno, proprietario della collezione, si trova presso Villa Gianetti in via Roma 20.
Sarà inaugurato ufficialmente in data 12 settembre 2020 e dal 13 seguente si potrà visitare anche con visita guidata. Per info e orari:
www.collezionegiudittapasta.it,
collezionegiudittapasta@comune.saronno.va.it.