Hanns Georg Fux scultore in avorio
della Redazione di Antiqua
È comparsa sul mercato antiquario una scultura in avorio a cui è stato dato il titolo L’educazione della Vergine, raffigurante Maria bambina intenta a leggere un libro con sant’Anna alle sue spalle, attribuita ad Hanns Georg Fux (1661-1706) [Figura 1].
Figura 1. Hanns Georg Fux, L’educazione della Vergine, avorio, altezza cm. 16,5, mercato antiquario (Altomani & Sons, Milano e Pesaro).
Come viene indicato nel sito di Mercanteinfiera, dove abbiamo reperito l’immagine, l’attribuzione si deve allo storico dell’arte tedesco Otto von Falke (nota 1).
Sebbene fosse di cultura tedesca e avesse esercitato gran parte della sua attività a Straubing in Bassa Baviera, dove morì nel 1706, Hanns Georg Fux era nato in Alto Adige, più precisamente a Val di Vizze (Pfitsch) dove venne battezzato il 26 gennaio 1661. È interessante che Fux abbia svolto il suo apprendistato a Vipiteno (Sterzing) e che ciò sia avvenuto presso un armiere dal quale ebbe modo di acquisire l’arte dell’intaglio.
Abbiamo tratto queste e altre informazioni principalmente dal sito sapientiait.com che ricalca una scheda di Wikipedia (o viceversa), ma che abbiamo scelto per un paragrafo iniziale in cui si legge: “Internet è una fonte inesauribile di conoscenza, anche quando si tratta di Hanns Georg Fux” […] “… la navigazione può essere difficile o addirittura impraticabile” […] “abbiamo fatto qualcosa che va oltre l’ovvio, raccogliendo le informazioni più aggiornate e meglio spiegate su Hanns Georg Fux”.
Ci sembra abbia “centrato” il problema delle ricerche in rete in cui le informazioni sono disseminate in una miriade di fonti, soprattutto quando si tratta di autori minori, attivi nel settore delle arti decorative (nota 2).
Per altro, Fux è un artista non di poco conto, al punto da meritarsi un saggio di 25 pagine scritto da Hans R. Weilhrauch e intitolato Hanns George Fux. Elfenbeinschnitzer un Bildhauer in Straubing, edito dal Liceo Johannes Turmair di Straubing nel 1968 (Quaderni di Straubing n. 18) [Figura 2, nota 3].
Figura 2. Hans R. Weilhrauch, Hanns George Fux. Elfenbeinschnitzer un Bildhauer in Straubing, Straubinger Hefte n. 18, Johannes-Turmair-Gymnasium, Staubing 1968.
A dispetto dell’opera riportata in copertina, una scultura lignea policroma raffigurante L’educazione della Vergine – evidentemente un soggetto a lui caro – Hanns George Fux è famoso soprattutto per le sculture in avorio di piccole dimensioni. Come è noto, la piccola scultura in avorio rappresenta per il mondo tedesco, tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, ciò che i bronzetti rappresentano per l’Italia.
Dopo una ricerca tra vari siti, soprattutto di case d’aste e gallerie antiquarie, presentiamo un piccolo catalogo delle opere in avorio di Fux.
La prima è una Madonna con Bambino rappresentata su un crescente di luna mentre schiaccia la testa di un serpente, secondo l’iconografia tipica dell’Immacolata Concezione. [Figura 3].
Figura 3. Hanns Georg Fux, Madonna con Bambino (Immacolata Concezione), 1690 circa, avorio, altezza cm. 30,5, mercato antiquario (Galleria George Laue, Monaco di Baviera).
La scultura proviene da una collezione privata danese, presenta tracce di colore nero ed è firmata sulla schiena del serpente “G. FVX”. Poggia su un piedistallo ebanizzato contenente una reliquia (frammento d’osso) (nota 4).
Le opere successive sono passate sul mercato delle aste (fonte artnet.com) [Figure 4, 5 e 6].
Figura 4. Hanns Georg Fux (attr.), Madonna con Bambino, avorio, altezza cm. 12.
Figura 5. Hanns Georg Fux (attr.), Madonna con Bambino, avorio, altezza cm. 13.
Figura 6. Hanns Georg Fux (attr.), Madonna con Bambino, avorio, altezza cm. 12.
Si hanno poi solo notizie circa un San Sebastiano attribuito a Hanns Georg Fux, proveniente dalla collezione di Jean Thierry de Valenclos e proposto dalla casa d’aste Anaf di Lione nel giugno 2003 (lotto n. 62).
NOTE
[1] Otto von Falke (1862-1942), figlio dello storico dell’arte Jacob (1825-1897), è stato a sua volta uno storico dell’arte, divenuto direttore dei Musei di Berlino nel 1920 in sostituzione del celebre Wilheln von Bode (1845-1929) [Leggi].
[2] Per maggiori dettagli si rimanda alla scheda del sito [Leggi]; per la scheda Wikipedia [Leggi].
[3] George Fux viene citato in uno dei pochi, pionieristici testi sugli avori; si tratta del saggio di Kirsten Aschengreen Piacenti pubblicato nel volumetto Ambre, avori, lacche, cere, di autori vari a cura di Alvar Gonzales Palacios, Fabbri (I quaderni dell’antiquariato), Milano 1981 (p. 34).
[4] La scheda nel sito della Galleria segnala altre opere firmate presso il Bayerisches Nationalmuseum di Monaco di Baviera, il Gäubodenmuseum di Straubing, il Museoe Museum für Kunst und Gewerbe (Arti e mestieri) di Amburgo e il Museo für Kunst und Gewerbe di Berlino.
Novembre 2023
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