I Brueghel della Collezione Cagnola *
della Redazione di Antiqua
*Tra le tante denominazioni di questa famiglia (Brueghel, Bruegel, Breughel, Brugel), abbiamo scelto Brueghel salvo quanto indicato nelle citazioni.
Chi visita la collezione d’arte di Villa Cagnola a Gazzada (Va) e staziona nell’atrio dal quale si dipartono i vari ambienti, viene accolto da diverse opere, tra le quali alcuni ritratti di famiglia, le due vedute della villa dipinte da Carlo Bossoli nel 1859, ma soprattutto le due nature morte di grandi dimensioni [Figure 1 e 2] che si fronteggiano incastonate in una cornice di stucco di gusto barocchetto che caratterizza il decoro di gran parte della villa.
Figura 1. A. Brueghel, Natura morta su sfondo di giardino, 1690, cm. 154 x 204, Collezione Cagnola, Gazzada (Va), Inv. DI.A.16 (foto di Vivi Papi).
Figura 2. A. Brueghel, Natura morta su sfondo di paesaggio, 1689, cm. 154 x 201, Collezione Cagnola, Gazzada (Va), Inv. DI.A.17 (foto di Vivi Papi).
Da quando nel 1998 è stato pubblicato il Catalogo dei dipinti, ha destato meraviglia che le due tele, collocate in una posizione di gran riguardo, fossero stati attribuite, seppure dubitativamente, a pittore napoletano del terzo quarto del Seicento e inserite in Appendice tra le opere di “modesta qualità” o di “attuale non buona leggibilità” (M. Boskovits-G. Fossaluzza, La Collezione Cagnola. I Dipinti, Nomos, Busto Arsizio, Va, 1998, p. 266 n. 16 e 17).
Nella sintetica scheda redatta per l’occasione veniva dato conto di quanto sostenuto dal Ciardi in una precedente edizione del Catalogo, ossia che i dipinti fossero da attribuire a Giovanni Breughel (1628-1662) e che uno di essi riportasse una scritta decifrata come “G. Breughel fecit 1631”. Le due opere, sempre a detta del Ciardi costituivano un esempio di quella scuola napoletana che ebbe in alcuni membri della famiglia Breughel “i suoi artisti forse più à la page” (P.R. Ciardi, La Raccolta Cagnola. Dipinti e sculture, Edizioni di Comunità, Cremona 1965, p. 69-70 n. 83-84). Nella medesima scheda del 1998, si contestava che la scritta fosse in realtà “e.q. Breughel. Fe. Fa 1600”, escludendo Giovanni per motivi cronologici, ipotizzando una datazione più avanzata e un’attribuzione ad un ambito napoletano più generico, come sopra evidenziato.
Il Giovanni Breughel di cui si parla è Jan Peeter (o Pieter) Brueghel, nato ad Anversa nel 1628 e attivo in Italia dove muore in una data imprecisata dopo il 1662 o 64.
Entrambe le fonti citate riportavano che l’acquisto dei due dipinti era stato perfezionato, per conto di Guido Cagnola (1861-1954) dall’architetto Mainoni. La notizia è ripresa da una serie di appunti dal titolo Elenco dei quadri, presi da don Luigi Bietti durante le sue conversazioni con Cagnola, del quale era amico e confessore, attorno al 1950. Si legge: “Nature morte. Sono due quadri rettangolari di Breughel fissi alle pareti dell’anticamera a piano terra [dove ancora si trovano, n.d.r.]. Il Breughel, olandese, noto per i suoi lavori nature morte (fiori, animali) risiedeva a Napoli. Uno dei quadri porta la firma. Furono acquistati per d. Guido Cagnola dall’architetto Mainoni”
La questione non è irrilevante perché ci consente di datare la collocazione dei due dipinti allorquando Guido Cagnola intraprende una serie di lavori di ristrutturazione della villa con l’aiuto dell’amico marchese Achille Majnoni d’Intignano, attorno al 1900-1901 secondo alcune fonti (Memorie …), già dopo il 1886 secondo altre (Langé-Breda, La storia della Villa Perabò-Cagnola alla Gazzada, parte II, in La Gazzada, n. 34, II 1997, ISSR-Fondazione Paolo VI, Gazzada, Va, 1998).
Ma c’è un altro importate documento intitolato Elenco per categorie di oggetti […], databile agli anni immediatamente successivi alla morte di Guido Cagnola quando si pone mano al riordino della Pinacoteca.
In esso i due dipinti in questione risultano catalogati tra i Quadri come “N° 2 grandi nature morte di Brueghel il giovane […], Ubicazione: Locale n. 5, anticamera”.
Ciò conferma l’attribuzione a un Brueghel e la collocazione dove attualmente ancora si trovano, ossia l’atrio (anticamera).
Sono stati necessari oltre dieci anni perché un restauro restituisse definitivamente i dipinti al loro vero autore, ossia Abraham Brueghel, e altrettanti perché, in questa stessa sede, si abbia l’occasione per darne ufficialmente notizia.
Infatti, un intervento eseguito nel 2001 dalla restauratrice Nuccia Comolli Chirici, sotto la direzione di Andrea Spiriti, ha consentito di chiarire ogni equivoco. Sono infatti emerse due firme leggibili chiaramente che hanno fatto piazza pulita dalle precedenti interpretazioni.
La firma che si legge in basso a destra sul bordo della fontana del dipinto Natura morta su sfondo di giardino (Inv. DI.A.16) è “e.q. Brughel.Fe.Fa” e la data 1690 [Figura 1 bis].
Figura 1 bis. Firma di Abraham Brueghel, dettaglio del dipinto di Figura 1.
Sull’altro, Natura morta su sfondo di paesaggio (Inv. DI.A.17), la firma in basso a destra è “A.Brughel.Fe” e la data 1689. Scontato che entrambe i dipinti siano stati eseguiti dalla stessa mano, quella di Abraham Brueghel, non è ancora del tutto chiaro perché il primo dipinto porti la firma e.q. Brughel; una possibile spiegazione è che Abraham avesse deciso di sottolineare un suo titolo di cavaliere (eques).
Abraham Brueghel (Anversa, 28 novembre 1631 – Napoli, 1697) appartiene alla celebre dinastia dei Brueghel; era figlio di Jan il Giovane e nipote di Jan Brueghel dei Velluti, suo bisnonno era il celebre Pieter Brueghel il Vecchio. Abraham trascorse, al contrario dei suoi famigliari, quasi tutta la vita in Italia, dove giunse nel 1649. Il Giovanni Brueghel di cui si diceva sopra era suo fratello.
In conclusione, quindi, sebbene l’attribuzione dei dipinti fosse inizialmente caduta su Giovanni, l’intuizione di Guido Cagnola circa un artista fiammingo attivo a Napoli, definizione che più di ogni altra si attaglia ad Abraham, appare del tutto perspicace.
Nota
I documenti di cui si parla nel testo, tutti conservati presso l’Archivio Storico di Villa Cagnola (AVC), sono i seguenti:
–Luigi Bietti, Elenco dei quadri. Appunti presi durante le conversazioni con D. Guido Cagnola, 1950 circa (AVC, senza collocazione).
-Guido Cagnola, Memorie sulla villa di Gazzada, di Carlo e Guido Cagnola, scritte da quest’ultimo, s.d. (AVC, Sezione Storica Casa Cagnola, Cart. 8 fasc.3).
-Elenco per categorie di oggetti […], post 1954 (AVC, senza collocazione).
Prima pubblicazione: Antiqua.mi, giugno 2014
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