Il bersagliere in bronzo di Angiolo Malavolti
di Bruno Ronzetti
A una collezione privata in gran parte dispersa di recente, composta di alcuni buoni dipinti e di diversi “bronzetti”, apparteneva una scultura in bronzo alta circa 30 centimetri raffigurante un bersagliere in corsa con fucile spianato e baionetta innestata, probabilmente ritratto durante una carica (nota 1). Sulla base si legge abbastanza chiaramente A. Malavolti [Figure 1, 1a e 1b].
Figure 1 e 1a. Angiolo Malavolti, bersagliere, bronzo, collezione privata.
Figura 1b. Dettaglio della firma di Angiolo Malavolti alla base del bronzetto di Figura 1.
L’artista può essere identificato in Angiolo Malavolti, nato a Capannucci di Bagno a Ripoli (Fi) nel 1876 e morto a Firenze nel 1947, autore di bronzi di genere e di alcuni monumenti ai caduti (nota 2).
Un vero specialista del genere è lo scultore Giorgio Ceragioli (1861-1947), più anziano di 15 anni, a cui si devono varie realizzazioni dello stesso soggetto (nota 3): il monumento al bersagliere a Goito (Mn) [Figura 2], due bronzetti conservati a Torino, uno presso il museo di Palazzo Reale [Figura 3], un altro presso il Museo del Risorgimento [Figura 4] e due esemplari transitati sul mercato antiquario [Figure 5 e 6].
Figura 2. Giorgio Ceragioli, monumento al bersagliere, 1926, Goito (Mn).
Figura 3. Giorgio Ceragioli, bersagliere (noto anche come Urrah), 1887, firmato G. Ceragioli, bronzo, h. cm. 36,5 su base cm. 34 x 19, Torino, Museo di Palazzo Reale.
Figura 3. Giorgio Ceragioli (?), bersagliere, Torino, Museo del Risorgimento.
Figura 5. Giorgio Ceragioli, bersagliere, bronzo, h. cm. 37,5 su base in marmo cm. 34 x 19, mercato antiquario (Torino, Laboratorio La Mole).
Figura 6. Giorgio Ceragioli, bersagliere, firmato Ceragioli sulla base, bronzo, h. cm. 20 su base in marmo cm. 20 x 12, San Carlo asta 101 n. 1097, stima euro 600-800.
Tornando ad Angiolo Malavolti, il suo bersagliere rientra nel genere militare che nella sua carriera ha frequentato assiduamente, raffigurando anche soldati di altri eserciti come gli Ussari [Figure 7 e 8].
Figura 7. Angiolo Malavolti, Il bacio d’addio, bronzo (Panzetta op. cit., p. 602 n.1103).
Figura 8. Angiolo Malavolti, Ussari, firmato Ceragioli sulla base (fonderia Vignali, Firenze), bronzo, h. cm. 38 su base sagomata in marmo cm. 67 x 29, Sant’Agostino 4.12.2017 n. 347, stima euro 2.000-3.000.
In qualche caso lo scultore ripropone la stessa scena cambiando la divisa [Figure 9 e 10].
Figura 9. Angiolo Malavolti, cavallo al traino, bronzo, firmato, vendita on line euro 2.400.
Figura 10. Angiolo Malavolti, cavallo al traino, bronzo, mercato antiquario.
Come altri scultori del suo tempo, Malavolti si dedica anche ai cosiddetti soggetti animalier [Figure 11 e 12].
Figura 11. Angiolo Malavolti, elefante, bronzo, firmato, h. cm. 64, base cm. 67 x 25, mercato antiquario.
Figura 12. Angiolo Malavolti, gazzelle, bronzo, 1830 circa, firmato, h. cm. 14,5, base cm. 40 x 22, mercato antiquario, stima euro 800-1.000.
Malvolti ha realizzato sculture anche in altri materiali come marmo o alabastro. Due opere sono passate sul mercato delle aste statunitense: un busto di marmo raffigurante una bambina che legge [Figura 13] e un busto di Laura in alabastro [Figura 14].
Figura 13. Angiolo Malavolti, Bambina che legge, marmo, firmato Malavolti Firenze, h. cm. 58, Clarke Auction, Larchmont (NY), 10 agosto 2009 n. 181, stima 600-900 $, venduta a 646 $ (circa 615 euro).
Figura 14. Angiolo Malavolti, Laura, alabastro, firmato Malavolti Firenze, h. cm. 58, Sotheby’s New York, 18 aprile 2015 n. 464, stima 3.000-5.000 $, venduta a 3.750 $ (circa 3.500 euro).
Si sottrae ai lavori di genere o di maniera finora esaminati un gruppo in bronzo abbastanza originale apparso sul mercato antiquario (asta non identificata), cui è stato dato il titolo di Commedianti dell’arte [Figura 15]. L’opera è firmata sulla base per esteso Angiolo Malavolti [Figura 15 bis] ponendo fine a possibili divergenze sul nome proprio dell’artista (vedi ancora nota 2).
Figura 15. Angiolo Malavolti, Commedianti dell’arte, bronzo, firmato Angiolo Malavolti, mercato antiquario (asta non identificata).
Figura 15 bis. Firma di Angiolo Malavolti sulla base dell’opera di Figura 15.
NOTE
[1] Il soggetto rientra a buon diritto nell’ambito dei bronzetti legati alla retorica risorgimentale di cui mi sono occupato nell’articolo intitolato Bronzetti patriottici (giugno 2013) [Leggi].
[2]
Le notizie sono tratte da Alfonso Panzetta, Nuovo dizionario degli scultori italiani dell’Ottocento e del primo Novecento, Adarte 2003, p. 562, che cita tra i monumenti quello del Circolo Cattolico di Firenze (1920), di Bagnolo Santa Fiora (1922), San Quirico (1923), Pozzolatico (1924) e San Vito a Bellosguardo (1925).
Siamo stati in grado di reperire solo le immagini relative alle lapidi dei caduti di Bagnolo Santa Fiora (Gr) [Figura A] e di quelli dei caduti di San Quirico e Legnaia in via Pisana 498 a Firenze [Figura B]; il monumento del 1925 è un bassorilievo dedicato ai caduti che si trova nella chiesa di san Vito e Modesto a Bellosguardo (Fi); non abbiamo invece reperito notizie sui monumenti del Circolo Cattolico di Firenze e su quello di Pozzolatico.
Figura A. Angiolo Malavolti, lapide ai caduti, 1922, Bagnolo Santa Fiora (Gr).
Figura B. Angiolo Malavolti, lapide ai caduti (associazione combattenti gruppo San Quirico e Legnaia), 1923, Firenze.
Panzetta indica inoltre che lo scultore viene talvolta chiamato Antonio e che le date di nascita e morte potrebbero essere il 1875 e il 1846 rispettivamente.
[3] Non è questa la sede per approfondire la figura di Giorgio Ceragioli sul quale è possibile reperire numerose notizie: Panzetta op.cit. p. 211-212; wikipedia, ad vocem [vedi]. Si notano, tuttavia, alcune discordanze che andrebbero approfondite.
Giugno 2022
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