Andrea Bardelli, Il mobile dell’800 in Italia: lo stile Impero, Arte del restauro Edizioni, 2011, 96 pagine formati 15 x 21, euro 29,00.
Questo volume precede in senso cronologico, ma segue come ordine di uscita, l’analogo lavoro sul mobile italiano Luigi Filippo uscito lo scorso anno in forma di e-book [Leggi recensione].
Pur non rinnegando le potenzialità del formato elettronico, il ritorno alla carta stampata evidenzia ancora di più il carattere manualistico di questo testo che si rivolge a chi è interessato a conoscere e a riconoscere il mobile Impero in Italia nei suoi aspetti formali e decorativi, con particolare riferimento alle sue varie declinazioni regionali.
Dopo un rapido inquadramento sulle coordinate dello stile, illustrato con alcune tavole sinottiche, si passa a un repertorio di circa sessanta mobili provenienti da privati e dal mercato antiquario. Le schede relative ai mobili sono intercalate da altre tavole sinottiche sul confronto tra mobili dello stesso genere in epoche diverse e contigue e da due approfondimenti, dedicati rispettivamente al mobile Tardo Luigi XVI e al mobile Direttorio.
Il libro è di piccolo formato e, nonostante un’impaginazione e una grafica che è stata curata con attenzione, non è certo di quelli da esibire come staus symbol sul tavolino del salotto.
Le immagini, quasi tutte prese “sul campo”, hanno tutti i difetti delle foto non professionali, ma l’indubbio pregio di essere genuine e per lo più inedite. Sono state scelte, al di là delle qualità di ciascun mobile, per la capacità del mobile rappresentato di testimoniare uno o più aspetti che fossero significativi ai fini della narrazione.
Non è certo il primo testo dedicato al mobile Impero, un’epoca da molti considerata l’ultima grande stagione dell’antiquariato e quindi adeguatamente celebrata con scritti di vario genere.
Il valore di questo testo (come di quelli che si spera seguiranno), capace di renderlo abbastanza unico, consiste nell’aver scavato nei singoli ambiti locali, snidando modi di dire, espressioni gergali, punti di vista di antiquari e restauratori, facendo emergere un patrimonio di tante piccole informazioni, non sempre dimostrabili scientificamente e snobbate dalla letteratura, ma diffuse e condivise nello specifico contesto in cui si generano.
Quindi un libro ad alta densità – a dispetto di formato e numero pagine – da leggere, consultare all’occorrenza, rileggere e magari integrare e anche correggere qualora, in una realtà così complessa e variegata come quella del mobile ottocentesco, si presentasse l’occasione di qualche significativo aggiornamento.
Per ordinare direttamente il libro: http://artedelrestauro.it/corsi-restauro/mobile-impero.html