Giusy Baffi, Il mobile napoletano, Fioranna, Napoli 2011, 198 pagine formato 21 x 30, euro 50,00.

Con poco tempismo, in piena crisi del mercato del mobile antico, esce un volume sul mobile napoletano, colmando per altro un vuoto apertosi dopo la pubblicazione della monografia della Putaturo Muraro (siamo nel 1977).
Da allora, a parte singoli capitoli dedicati da Colle al mobile napoletano nei volumi per Electa, non è stato pubblicato più nulla.
L’autrice svolge il compito con una certa diligenza riordinando quanto scritto da altri autori e corredando il tutto con immagini di mobili provenienti dal mercato e da collezioni private che ben rappresentano le tipologie più comuni.
Nuoce al libro una grafica pretenziosa, con soluzioni talvolta incomprensibili, come quella di sparare a tutta pagina i particolari, spesso non perfettamente a fuoco, di alcuni mobili, oppure di utilizzarli come sfondo.
La qualità delle foto è discontinua e comunque al di sotto degli standard che si pretendono da una pubblicazione del genere.
Spiace poi si sia persa l’occasione di trattare i periodi più negletti della storia del mobile napoletano, effettivamente i più insidiosi da affrontare senza un’adeguata preparazione, come il periodo spagnolo oppure, con un salto di qualche secolo, il secondo Ottocento.
Speriamo se ne occupi qualcun altro.

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