G. Agosti-J. Stoppa-M. Tanzi (a cura di), Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini (catalogo) e Itinerari, Officina Libraria, Milano 2010, euro 58,00 (due volumi indivisibili).

Solo leggendo il catalogo della mostra sul Rinascimento ticinese si ha la precisa sensazione del grande lavoro che c’è stato dietro un’esposizione che, altrimenti, rischia persino di deludere.
La mostra (in corso fino al 9 gennaio 2011) si svolge presso la Pinacoteca Züst di Rancate presso Mendrisio in Canton Ticino (Svizzera), mentre due opere di Francesco De Tatti si possono vedere solo a Varese presso la sala Veratti. Il catalogo comprende tutte le opere, non solo dipinti, ma anche sculture e qualche selezionato lavoro d’arte decorativa, che ruotano attorno alla Fuga in Egitto di Bramantino e coprono un arco temporale che va dalla metà circa del XV secolo alla metà circa del successivo.
Un corposo saggio redatto dai curatori con stile spigliato, dopo aver spiegato i motivi della mostra e illustrato i precedenti, fornisce un quadro d’insieme delle principali opere esposte. Seguono le schede delle opere “esorbitanti e analitiche”, così le definiscono gli stessi curatori. Il volume si conclude, prima della bibliografia, con un Block Notes, un curioso Diario tra il giugno 2009 e il luglio di quest’anno che dimostra l’entusiasmo con cui l’operazione è stata portata a termine.
Il secondo volume, intitolato Itinerari, costituisce il catalogo di una sorta di mostra itinerante e permanente attraverso 25 luoghi, ordinati alfabeticamente da Ascona a Vico Morcote, alla scoperta dei luoghi dove le opere in mostra sono abitualmente collocate e, soprattutto, alla scoperta di altri luoghi e altre opere che la mostra non ha potuto accogliere.

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È questa un’iniziativa non originale, ma assolutamente meritoria perché suggerisce molti spunti per un turismo culturale di grande interesse in zone abitualmente poco frequentate a questo scopo.
A margine, alcune considerazioni sulla mostra che presenta molte luci e qualche ombra.
Ne consigliamo la visita anche se non tutte le opere presentate sono di altissimo livello, non fosse altro che per fare la conoscenza con una realtà, la Pinacoteca Züst, che da qualche anno sta facendo un eccellente lavoro promuovendo ottime mostre e relativi cataloghi.
Sul piano organizzativo, abbiamo apprezzato all’ingresso, la distribuzione gratuita di un mini opuscolo con tutte le didascalie delle opere in mostra; meno il fatto che a mezzogiorno lo staff abbia spento le luci per chiudere e andare a mangiare (quindi occhio agli orari per chi, e credo sia la maggioranza, viene da fuori per una visita in giornata).

Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio), 0041 91 8164791,
http://www.ti.ch/decs/dcsu/ac/pincgz/
Martedi-venerdi 9-12/14-18. Sabato e domenica 10-12/14-18.
Sala Veratti, via Veratti, Varese, martedi-domenica 9-12/14,40-18,30.