Il Tisha BeAv di Leopold Horowitz e Jenő Doby

della Redazione di Antiqua

Accade spesso che lo studio di un’opera, soprattutto se si tratta di un’opera poco nota, per lo più incisa, sia l’occasione per mettere a fuoco o comunque portare l’attenzione su alcune figure di artisti.
È il caso di un’acquaforte incisa da Jenő Doby sulla base di un dipinto di Leopold Horowitz e pubblicata negli Stati Uniti a Philadelphia dall’editore George Barrie (vedi oltre Figura 4).
Leopold Horowitz, conosciuto nel suo entourage anche come Lipót Horowitz fu un pittore ungherese nato il 2 febbraio 1838 a Kassa, l’attuale Košice in Slovacchia, secondo altre fonti a Rozhanovce che si trova vicino a Košice [Figura 1]. Morì a Vienna nel 1917, due anni dopo essersi autoritratto.

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Figura 1. Leopold Horowitz, autoritratto, olio su tela, 1915, Kosice, Vychodoslovenska Galeria.

Dopo aver studiato a Vienna presso l’Accademia di Belle Art ed essersi laureato nel 1857, si recò a Parigi dove acquisì una certa fama come ritrattista e pittore di genere ispirandosi allo stile di Rembrandt e di Antoon van Dyck.
Ritrasse numerosi personaggi della nobiltà europea, tra cui lo stesso imperatore Francesco Giuseppe e l’imperatrice Sissi [Figura 2].

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Figura 2. Leopold Horowitz, ritratto dell’imperatrice Elisabetta d’Austria (Sissi), 1899, olio su tela, cm. 160 x 110, collezione privata.

Nel 1868 Horowitz si recò a Varsavia per conoscere e dipingere il mondo degli ebrei polacchi.
Di questo contesto dipinse, molti anni più tardi,  “Prayers in a Polish shul Tisja be’Aav”, ossia Preghiere in una sinagoga Polacca durante il Tisha BeAv [Figura 3].

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Figura 3. Leopold Horowitz, Preghiere in una sinagoga Polacca durante il Tisha BeAv, 1887, olio su tela, ubicazione ignota.

Shul è un termine hiddish equivalente a Sinagoga, mentre il Tisha BeAv è un giorno di lutto per il popolo ebraico, che cade il nono giorno del mese di Av (luglio-agosto), in cui si ricordano numerosi eventi nefasti come la distruzione del tempio di Gerusalemme e viene celebrata con un digiuno di 24 ore.
Il dipinto di Figura 3, di cui siamo stati solo in grado di reperire un’immagine a bassa risoluzione, è stato magistralmente inciso [Figura 4].

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Figura 4. Jenő Doby (da Leopold Horowitz), The Lamentation over Jerusalem, incisione, George Barre, Philadelphia.

In basso si legge: a sinistra “L. Horowitz, pinx.”, al centro The Lamentation over Jerusalem e sotto George Barre Publisher, a destra “Eugen Doby, sc.”.
Eugen è equivalente all’ungherese Jenő (Jenö in tedesco), quindi parliamo di Jenő Doby, pittore e incisore ungherese nato come Leopold Horowitz a Kassa- Košice, ma qualche anno prima, esattamente il 4 settembre 1834 e morto il 1 luglio 1907 a Porto Re, l’attuale Kraljevica in Croazia.
Il Dizionario degli incisori di Giorgio Milesi (Minerva italica, 1989) riporta solo: “Doby Jeno (Kassa 1834-Fiume 1907)”, equivocando forse Kraljevica per Rijeka (Fiume) [Figura 5].

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Figura 5. Jenő Doby, autoritratto, 1902, incisione.

Gennaio 2022

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