Paolo Russo, La scultura in legno del Rinascimento in Sicilia. Continuità e rinnovamento, Kalòs, Palermo 2009, 144 pagine formato 15 x 21, euro 16,00.

Un libro fondamentale per chi si occupa di arredi e scultura lignei, unico del suo genere per quanto riguarda la produzione siciliana. Dopo una necessaria identificazione del Rinascimento in Sicilia, caratterizzato da numerosi debiti verso reminiscenze gotiche, tradizione iberica, influssi fiamminghi e altro, il volume descrive brevemente l’organizzazione delle botteghe e i rapporti con la committenza.
Segue poi una serie di capitoli dove si intersecano aspetti cronologici (con qualche escursione nel XVII secolo, estraneo al campo di indagine) e aspetti legati alle varie tipologie di opere lignee.
Si analizza l’evoluzione di cori, cornici, macchine processuali (dai gonfaloni ai cosiddetti forcoli, sorta di baldacchini contenenti la statua del santo) e croci pensili.
Nell’ambito della scultura lignea policroma propriamente intesa si parla di reliquiari antropomorfi, di Madonne con Bambino e di innumerevoli statue di santi, con particolare riferimento alla figura di san Sebastiano e a quella del santo “intronizzato”.
Il metodo di mixare tipologie e cronologia prosegue anche in relazione all’esame di opere, maestri e scuole tra XVI e XVII secolo, quando la parabola rinascimentale in senso stretto può dirsi esaurita. L’ultimo capitolo è dedicato ai crocifissi da quello dolorosi di epoca gotica a quelli più propriamente umanistici, alcuni dei quali in “mistura” (un misto di gesso, colla e altri materiali) per garantire una produzione seriale
Se in qualche frangente si sarebbe auspicato un testo più schematico, non possiamo non apprezzare l’enorme lavoro che ha consentito di far emergere schiere di artefici del legno, tutti documentati da un accurato apparato di note. Le immagini sono tante, anche se non si è potuto illustrare tutte le opere di cui si parla; le foto non sono di altissima qualità, ma collocate in modo intelligente all’interno del testo. In definitiva, siamo in presenza di un lavoro di grande spessore, passibile di sviluppi e approfondimenti, perfettamente in linea con gli interessi e gli intendimenti del nostro sito in termini di ricerca e di divulgazione. Pare che l’autore stia preparando un seguito dedicato alla scultura lignea in Sicilia dal Rinascimento al Barocco: lo incoraggiamo e non vediamo l’ora che sia pronto.

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