Orsola Braides-Giovanni Maria Fara-Alessia Giachery (a cura di), L’arte di tradurre l’arte. John Baptist Jackson incisore nella Venezia del Settecento, 208 pagine formato 24 x 17, Olschki, Firenze 2024, euro 25,00.
Il volume funge da catalogo per la mostra che si è tenuta dal 2 febbraio al 17 marzo 2024 presso le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia, riprendendone il bellissimo titolo. Come ci viene spiegato all’inizio, la stampa di traduzione è derivata dai dipinti, mentre la stampa di riproduzione riguarda disegni e sculture; a queste due tipologie si aggiunge la stampa d’invenzione da intendersi come creazione originale dell’incisore.
Come si può intuire, mostra e catalogo sono incentrati sull’opera di John Baptist Jackson (1703 circa-1773), stampatore inglese a lungo attivo a Venezia e celebre per le sue xilografie, sia in chiaroscuro che a colori. Le sue opere più famose sono le 17 xilografie tratte dai dipinti dei maggiori pittori veneti del Cinquecento e le 6 tratte da Marco Ricci (1676-1730).
La prima parte è composta da saggi di diversi autori, a partire da quello di Giovanni Maria Fara, uno dei curatori, che parla delle origini della stampa di traduzione risalenti al XVI secolo. Ci ha molto colpito una cosa che scrive a proposito di Vasari, il quale pare abbia fatto, in qualche caso, il commento di un’opera basandosi su una stampa di riproduzione, piuttosto che sulla visione diretta della stessa.
Abbiamo trovato di particolare interesse quello di Silvia Pugliese sulle filigrane nel contesto della produzione cartaria venete del Settecento che aveva come epicentro le località gardesane di Toscolano e Maderno (oggi facenti parte dello stesso comune in provincia di Brescia).
I saggi preludono al catalogo vero e proprio delle opere in mostra che sono state accuratamente schedate. Abbiamo 23 xilografie, tutte appartenenti alla collezione della Marciana, 4 matrici lignee che servivano alla stampa di una sola incisione (nel caso specifico, La strage degli innocenti da Tintoretto), 10 tra manoscritti e testi a stampa e, infine, una tempera di Marco Ricci.
Alla fine del testo troviamo un utile elenco delle edizioni a stampa di Jackson, comprese le opere letterarie e saggistiche con sue illustrazioni, la bibliografia e l’indice dei nomi sulla cui indispensabilità non ci stancheremo mai di insistere. L’edizione è come sempre impeccabile.