Franco e Jacopo Casoni, Le Sedie leggere di Chiavari, De Ferrari, Genova 2010, 272 pagine formato 21 x 39, euro 44,00.
A distanza di 25 anni dall’ormai introvabile volumetto della Sagep su L’arte della sedia a Chiavari esce un nuovo volume che non ci è piaciuto del tutto.
Lo diciamo a malincuore perché si capisce che è stato realizzato con le migliori intenzioni.
Il nostro è un punto di vista assolutamente parziale e proviamo a giustificarlo.
La parte iniziale è occupata da una serie di saggi che ci sembrano piuttosto divaganti: notizie su Chiavari e sul contesto in cui matura la creazione della “chiavarina” e un’improbabile intervista con Gaetano Descalzi, il suo creatore. Quando finalmente, dopo alcune interessanti note tecniche, ci si aspetta che il lavoro decolli, ci troviamo davanti una sequenza di immagini (bellissime, questo sì) con didascalie che riportano, come in un catalogo “di vendita”, alcune schematiche informazioni su ciascun modello di sedia.
La critica che ci sentiamo di muovere, consci della faziosità del nostro punto di vista, è che la datazione non viene giustificata e non viene spiegata la differenza tra modelli di vari periodi, quindi non si capisce l’evoluzione dello stile.
É pur vero che la chiavarina, in un certo senso, fa storia a sé, ma, tra repliche e riedizioni, sembra che, durante un periodo di oltre 150, siano stati prodotti e riprodotto più o meno gli stessi modelli. Fanno eccezione alcuni esemplari novecenteschi di un gusto decisamente “moderno” facilmente identificabile.
Naturalmente, chi non fosse fissato sul problema della datazione stilistica ed avesse un approccio maggiormente legato alla qualità dell’oggetto e al suo design, potrà trovare un repertorio veramente unico, fotografato e impaginato in modo esemplare. A conferma di questa impostazione, che ammicca decisamente al modernariato, il volume si apre con una prefazione di Anty Pansera, storica del design, e chiude con alcune schede di produttori moderni e con il testo del disciplinare di produzione della sedia di Chiavari ancora in vigore.