AAVV (a cura di E. Villata), Legni preziosi. Sculture, busti, reliquiari e tabernacoli dal Medioevo al Settecento nel Canton Ticino, 208 pagine formato 24 x 22, Silvana, Cinisello B. (Mi) 2016, euro 32,00.
Va dato atto a Silvana Editoriale di accompagnare con ottimi cataloghi il corso degli studi sulla scultura lignea. Dopo una partenza esplosiva nel 2005 che ha visto l’uscita di Legni sacri e preziosi. Scultura lignea in Valtellina e Valchiavenna, Maestri della scultura in legno nel Ducato degli Sforza, La scultura lignea (atti del convegno di Belluno) e Rinascimento scolpito. Maestri del legno tra Marche e Umbria, salutiamo l’uscita del catalogo della mostra che si tiene presso la Pinacoteca Giovanni Züst di Rancate (Mendrisio, CH) dal 16 ottobre scorso al prossimo 22 gennaio 2017.
Senza nulla togliere alla mostra, che è anzi bellissima e si avvale di un riuscito allestimento creato da Mario Botta, questo volume è molto di più di una “semplice” catalogazione delle opere esposte.
Mostra e catalogo sono curati da Edoardo Villata alla guida di un gruppo di bravi studiosi e tutti, dopo essersi schermiti adducendo comprensibili ragioni di vastità del campo di indagine, giustificando la non esaustività della ricerca, ecc., hanno svolto un lavoro eccellente.
L’impresa si prospettava effettivamente molto ardua. Anche se il campione è relativamente limitato sul piano geografico (il Canton Ticino), si trattava di mettere insieme oggetti eterogenei, statue e gruppi scultorei, tabernacoli e reliquiari lungo un arco temporale molto ampio, dal Medioevo alle soglie del Neoclassicismo e, inoltre, di rendere conto degli influssi provenienti dai territori limitrofi (Piemonte, Lombardia, mondo germanico).
Il saggio introduttivo è veramente efficace perché riesce mettere a fuoco i vari argomenti dando senso ai passaggi epocali, nel quadro di una sintesi brillante. Il testo è organizzato per capitoli, veri e propri saggi sulla scultura lignea nelle varie epoche (Medioevo, Rinascimento, Opere tedesche al tempo della Riforma, Seicento e Settecento). Molto interessanti gli oggetti analizzati, sia quelli presenti in mostra – ordinati per ciascun capitolo e oggetto di schede molto accurate – sia quelli citati come termini di confronto e raffigurati con immagini di repertorio a completamento dei singoli argomenti.
Meritevole di speciale menzione è la bibliografia esauriente ed aggiornatissima, riportata alla fine del volume e richiamata nei testi e nelle note di ciascun capitolo, a dimostrazione che si tratta di un’operazione (mostra e catalogo) di elevato valore scientifico.