Lo scultore Pietro Masulli

di Bruno Ronzetti

Tra le poche poche notizie che riguardano Pietro Masulli, la maggior parte di esse, poco più che citazioni, lo mettono sempre e comunque in relazione a Gennaro Chiurazzi (1842-1906), fondatore di una rinomata fonderia, del quale era stato maestro (nota 1).
Alla gratitudine espressa in più occasioni dallo stesso Chiurazzi, che riconosce a Masulli il merito di aver “inventato” la formula imprenditoriale da lui attuata – cosa che i cronisti registrano puntualmente – non corrisponde parimenti alcun approfondimento della sua figura di artista. Viene in qualche modo scippato della fama anche per quella che si può considerare la sua opera più importante, ossia la scultura che rappresenta Giordano Bruno.
Masulli aveva recuperato gli antichi metodi di fusione del bronzo utilizzati da Benvenuto Cellini, dedicandosi soprattutto alla riproduzione di opere d’arte antica ed è questa l’idea che ha fatto la fortuna delle Fonderie Chiurazzi.
Tentiamo di risarcire Pietro Masulli almeno in parte ricostruendone biografia e carriera artistica.
Pietro Masulli, il cui padre Giovanni di dichiarava scultore, nasce nel 1824 a Candela in provincia di Foggia come risulta da uno stato di famiglia in cui compare anche la madre Caterina Postiglione (nota 2).
Non sappiamo nulla della sua prima formazione, presumibilmente avvenuta presso il padre, ma lo ritroviamo poco più che ventenne a Napoli nel 1845 quando viene premiato con medaglia di bronzo tra gli autori di opere di belle arti esposte mentre si celebrava il settimo Congresso degli scienziati italiani. Tranne qualche opera di artisti non napoletani, la maggior parte dei lavori “appartengono a nazionali per la più parte allievi del Reale Istituto di Belle Arti”. [Annali … 1845].
E’ possibile che l’opera premiata fosse un piccolo bassorilievo in cera raffigurante Busto di Ajace, come riferisce un’altra fonte [Catalogo … 1845, p. 16 n. 138]. Questo catalogo non dice nulla a proposito di Pietro Masulli, mentre per altri viene specificato se si tratta di alunni del Real Istituto di Belle Arti oppure di docenti.
Non siamo quindi certi che nel 1845 Masulli fosse ancora allievo dell’Istituto d’Arte oppure che già vi insegnasse, ma è certo avesse il ruolo di insegnate quando incontra Gennaro Chiurazzi che diventa suo allievo. Ipotizzando che Chiurazzi all’epoca del suo alunnato fosse quindicenne, ci collochiamo in una data non anteriore al 1857. Il fatto che Masulli non avesse però abbandonato i luoghi natii lo si può dedurre da un certificato di battesimo della figlia Giovina, nata a Saline Reali di Foggia il 31 ottobre1859 e ivi battezzata il 1 novembre, dal quale risulta anche il nome della moglie: Luigia Scarcelli (nota 3).
Preceduta da un modello in bronzo di piccole dimensioni realizzato nel 1861 [Figura 1], risale al 1863 la sua opera più famosa, o meglio quella che avrebbe dovuto dargli la maggiore notorietà e che invece pare annegata nell’oblio: la scultura di Giordano Bruno (1548-1600).

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Figura 1. Masulli Pietro, Giordano Bruno, bronzetto cm. 58, firmato e datato 1861, iscrizione “Modellato Tracce Situato Cisellato P. Masulli Nap” (Sotheby’s Londra 8 luglio 2003 n. 225).

Cercando “monumento Giordano Bruno” su Google immagini, si riesce a ottenere solo un’immagine microscopica del monumento di Maselli (probabilmente degli anni Cinquanta con una persona ai suoi piedi [Figura 2], contro le decine e decine di quello di Ettore Ferrari in Campo dei Fiori a Roma (1889) e persino di diverse immagini di quello del Raffaele De Crescenzo a Nola (1867).

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Figura 2. Masulli Pietro, Monumento a Giordano Bruno, 1863, Napoli, Casa del Salvatore (vedi).

Il monumento di Pietro Maselli dedicato a Giordano Bruno, per il quale la maggior parte delle fonti indica il 1863 come data di esecuzione, viene inaugurata a Napoli il 2 gennaio del 1865 in un cortile della cosiddetta Casa del Salvatore (nota 4).
Come riferisce una fonte che pare ben informata (a dispetto del nome irriverente del blog che la pubblica), la scultura di Masulli si troverebbe nel cortile detto Del Salvatore con accesso da via Mezzocannone (e non nel cortile Monumentale detto anche Delle sculture) dove “da molti anni giace infagottata in un orribile telo di plastica”[Fusco, 12.2.2016].
Viene resa almeno in parte giustizia al nostro scultore nel 2000 quando le poste italiane emettono un francobollo dedicato a Giordano Bruno utilizzando per il volto quello tratto dalla statua di Masulli [Figure 3 e 3bis].

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Figure 3 e 3bis. Francobollo Poste Italiane emesso in occasione del quarto centenario della morte di Giordano Bruno e dettaglio del Monumento a Giordano Bruno di Pietro Masulli.

Di grande importanza anche ai fini cronologici è un bronzetto raffigurante Narciso, una delle sue opere più note e replicate, recante sulla base l’iscrizione “Pietro Masulli Strada Nuova Capodimonte 31 1864” [Figure 4 e 4 bis].

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Figura 4 e 4 bis. Masulli Pietro, Narciso, bronzetto, 1864, iscrizione “Pietro Masulli Strada Nuova Capodimonte 31 1864” (Aspire Auction Cleveland 26 agosto 2011 n. 162).

Come ricaveremo dal certificato di morte, questo indirizzo corrisponde alla sua abitazione, ma è probabilmente che fosse anche la sede della sua prima bottega.
Dopo il 1870 inizia la collaborazione con l’ex allievo Gennaro Chiurazzi, il quale in quell’anno apre la sua fonderia in una officina allestita in alcuni locali del Reale Ospizio dell’Albergo dei Poveri, in Piazza Carlo III. Infatti, al 1871 risale un Sileno (già pubblicato su Antiqua che qui riproduciamo) recante alla base l’iscrizione “P. Masulli. R.A.N. 1871” ossia Reale (Regio) Albergo Napoli [Figura 5].

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Figura 5. Masulli Pietro, Sileno, bronzetto, cm. 61, 1871, iscrizione “P. Masulli. R.A.N. 1871” (Christie’s Londra 15.12.2015 n. 170).

Da una guida di Napoli del 1872 in inglese rivolta ai viaggiatori ricaviamo che lo “Sculptor studio” di Pietro Masulli si trovava in piazza dei Martiri n. 64 [Pocket Guide … 1872].
E’ forse solo una curiosa coincidenza che nella stessa Piazza Martiri Gennaro Chiurazzi avesse aperto la sua prima sala di esposizione, anche se le fonti riportano la data del 1891 [Motta (DBI) 1981].
Purtroppo non risultano datati una testa femminile classica in bronzo patinato [Figure 6 e 6 bis] e un bronzetto raffigurante il celebre Fauno danzante da Pompei [Figura 7], recanti entrambi l’iscrizione “P. Masulli e R. Albergo” e quindi realizzati nell’ambito delle officine ubicate presso il Reale Albergo dei Poveri a Napoli.

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Figura 6 e 6 bis. Masulli Pietro, Testa femminile classica, bronzetto, iscrizione “ P. Masulli e R. Albergo” (John Moran Auctioners, Monrovia Canada 27.4.2010 n. 1134).

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Figura 7. Masulli Pietro, Fauno danzante, bronzetto, cm. 79, 1875 circa, iscrizione “ P. Masulli e R. Albergo” (mercato antiquario).

Mentre resta legato alla riproduzione dei soggetti classici il bronzetto del Giovane Bacco e un Satiro, semplicemente firmato P. Masulli [Figura 8], da essi si sgancia, per aderire alla scultura di tipo naturalistico, un bronzetto firmato da Masulli e datato 1874 raffigurante un antilope [Figura 9].

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Figura 8. Masulli Pietro, Giovane Bacco e Fauno, bronzetto, cm. 58,42, firmato P. Masulli (Freeman’s, Philadelphia 6.10.2011 n. 1906).

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Figura 9. Masulli Pietro, Antilope, bronzetto, firmato e datato 1874 (mercato antiquario).

Sappiamo che l’opera è transitata sul mercato antiquario, ma non è stato possibile verificare l’iscrizione completa per cui non sappiamo se la si possa inquadrare o meno, anche per la natura del soggetto, nella produzione realizzata da Pietro Masulli per Chiurazzi.
Mancano meno di due anni alla morte di Masulli, avvenuta il 1 gennaio 1876 “nella sua casa sita in via Nuova Capodimonte”, come si deduce da un certificato registrato presso gli uffici del Comune di Napoli [Fucito 2001].

NOTE

[1] Pietro Masulli viene citato nell’articolo Il Sileno pompeiano della Fonderia Chiurazzi pubblicato nel marzo 2016 [Leggi].
Non avendolo fatto in quell’occasione, riportiamo qui di seguito, in estrema sintesi, le principali tappe della vita di Gennaro Chiurazzi:1842, nasce; 1870, inizia la sua attività a Napoli presso il Reale Ospizio dell’Albergo dei Poveri, in Piazza Carlo III; 1880 circa, trasferisce la fonderia in Via dei Ponti Rossi 271; 1884, premiato a Torino; 1891, apre prima esposizione in piazza dei Martiri; 1894, apre una seconda esposizione sotto la galleria Principe di Napoli; 1900 o 1904, premiato a Saint;1905, ricorda il suo maestro Pietro Masulli; 1906 muore.

L’articolo del marzo 2016 era preceduto da un articolo intitolato “Chiurazzi e Mollica”, pubblicato nel luglio 2012, che abbiamo deciso di non includere nell’archivio di Antiquanuovaserie per alcune inesattezze in esso contenute.

[2] Si rimanda alle notizie sul sito Ancestry.it [Vedi].

[3] Italia Nati e Battesimi, 1806-1900, database, FamilySearch [Vedi] .

[4] La Casa del Salvatore, ex collegio massimo dei Gesuiti e oggi sede dell’Università e di altre istituzioni (anche museali) è un complesso architettonico sito nel centro storico di Napoli tra via Palladino sul lato orientale e via Mezzocannone su quello occidentale, formato da due corpi di fabbrica articolati intorno a due cortili, il chiostro del Salvatore e il chiostro monumentale (noto anche come cortile delle Statue), separati dalla chiesa del Gesù Vecchio, baricentro dell’intero impianto (fonte Wikipedia [Leggi]). Non è stato ancora possibile identificare meglio una lapide (?) con l’iscrizione “GIORDANO BRUNO (P. MASULLI 1863)” che una fonte [Vedi ] segnala nel “porticato di fronte all’ingresso” del monastero di Donnaregina, sempre a Napoli.

Bibliografia (in ordine alfabetico)

Annuali civici del Regno delle Due Sicilie, Vol. XLIII, gen.apr. 1847, Napoli, Tipografia del Real Ministero di Stato degli Affari Interni nel Reale Albergo de’ Poveri.
Bianchini Massoni Lorenzo, La Fonderia Chiurazzi a Napoli: una grande storia italiana come tante, Cambi Auction Magazine n. 3 2012.
Bucciantini Massimo, Campo dei fiori, Einaudi 2015.
Catalogo delle opere di belle arti esposte nel palagio del Real Museo Borbonico il dì 20 settembre 1845, Stamperia Reale Napoli 1845.
Cristallini Elisabetta, Tanino Chiurazzi: lettere a un gallerista eccentrico, Lithos 1996.
Della Ragione Achille, Quei Napoletani da ricordare, Volume 1
Fucito Luisa (a cura di), Fonderia Artistica Chiurazzi. La forma dell’arte, Altrastampa, Napoli 2001.

Fusco Paolino, Giordano Bruno, la sua statua ripulita, ma …, (riferito alla statua di Nola, ndr) [Leggi]
Iaccarino Carmela [Vedi] Motta Rossella, Chiurazzi, Dizionario Biografico degli Italiani (Treccani), Vol. 25, 1981.
(A) Pocket Guide for Travellers at Naples by E. Cedronio : Traslated from the french and revised by J.M., Naples, printed by Gianni, via Museo Nazionale 31, 1872.