Olivuccio di Ciccarello, avrebbe tanto voluto continuare a chiamarsi Carlo!
della Redazione di Antiqua
Tutto ha inizio nel 1935 quando Cesare Brandi (1906-1988), storico dell’arte e teorico del restauro, esamina un dipinto su tavola dell’Annunciazione nella chiesa di San Michele Arcangelo a Macerata Feltria (PU).
Accanto alla data 1396 compare la scritta: “ALV … DECI… CARELLU DA CAMERINO PIN …”, che viene interpretata come “CAROLLO DA CAMERINO PINXIT” [Figura 1].
Figura 1. Olivuccio di Ciccarello (Carlo da Camerino), Annunciazione, 1396, tempera su tavola, cm. 185 x 158, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche, inv. 1990 D 26 (già chiesa di San Michele Arcangelo a Macerata Feltria, PU).
Da quel momento gli sono state attribuire diverse opere, tra cui una Madonna con Bambino, databile al 1400 circa, attualmente nel Palazzo Comunale di Mondavio (PU) [Figura 2].
Figura 2. Olivuccio di Ciccarello (Carlo da Camerino), Madonna con Bambino, 1400 circa, tempera su tavola, Mondavio (PU), Palazzo Comunale.
Per anni diversi studiosi hanno contribuito a formare un corpus di opere attribuibili a Carlo da Camerino al quale, nel 1989, viene dedicata una mostra monografica che si tiene ad Ancona, con un catalogo curato da Michele Polverari.
Nel 2002, in occasione della mostra Il Quattrocento a Camerino tenutasi a Camerino (Mc), lo studioso Matteo Mazzalupi fornisce una nuova interpretazione alla scritta sull’Annunciazione di Macerata Feltria (per altro non esposta in mostra) come: “ALLEGUTIU[S] DE CI[C]CARELLU[S] DA CAMERINO PIN[XIT]”, ovvero “OLIVUCCIO DI CICCARELLO DA CAMERINO DIPINSE” (nota 2).
Una svolta: tutta la produzione a suo assegnata a Carlo da Camerino è stata ricondotta a Olivuccio di Ciccarello, costringendo i vari musei che ospitano sue opere a revisionarne la schedatura [Figure 3 e 4].
Olivuccio di Ciccarello (Carlo da Camerino), Madonna dell’Umiltà, 1400 circa, Cleveland, Museum of Art.
Olivuccio di Ciccarello (Carlo da Camerino), Madonna dell’Umiltà, 1400 circa, Chicago, Art Institute.
A proposito di queste due ultime opere, a riprova che gli stessi soggetti erano eseguiti anche in ambito artistici diversi, segnaliamo due opere del pittore modenese Paolo Serafini: una, firmata e datata 1370, presso la Galleria Estense di Modena e l’altra, un affresco, presso la Basilica della Madonna dell’Umiltà di Pistoia, entrambe pubblicate in un articolo apparso su Antiqua (nota 3).
NOTE
[1] Alcune immagini di sue opere si possono trovare sul sito GUIDEDOCARTIS [Vedi].
[2] Si rimanda alla voce di Wikipedia Carlo da Camerino da cui è stata tratta la maggior parte delle notizie qui riportate [Leggi], che a sua volta rimanda alla voce Olivuccio di Ciccarello [ Leggi ]. In entrambe si trovano in nota utili voci bibliografiche per eventuali approfondimenti.
[3] Vedi Paolo Serafini da Modena (luglio 2021) [ Leggi ] (ivi Figure 3 e 7).
Ottobre 2023
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