Placchetta raffigurante Adorazione dei Magi

di Attilio Troncavini

La placchetta mostra la Sacra Famiglia all’interno di una capanna dal tetto spiovente mentre riceve l’omaggio dei Magi seguiti da un lungo corteo di uomini e animali, tra i quali si distinguono cavalli e cammelli; in alto, a sinistra, splende la cometa [Figura 1].

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Figura 1. Adorazione dei Magi, placchetta in lega di stagno e piombo, cm. 13 x 16,5, Fiandre (?), seconda metà del XVI secolo, Milano, collezione privata.

Di questa placchetta non sono noti altri esemplari.
Per quanto riguarda la provenienza, il materiale impiegato, una lega di stagno e piombo, contribuisce ad accreditare un’origine nord europea, presumibilmente dalle Fiandre.
Del tutto casualmente, presso una collezione privata nelle vicinanze di Alba (Cn), mi sono imbattuto in un dipinto a olio di piccole dimensioni che sono riuscito a fotografare, purtroppo assai malamente [Figura 2].

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Figura 2. Anonimo, Adorazione dei Magi, Fiandre (?), Alba, collezione privata.

A parte alcuni personaggi e animali che solo nella placchetta compaiono sullo sfondo, i personaggi principali sono pressoché identici nella medesima posizione, uguale è la capanna che ospita il presepe e anche la stella cometa in alto a sinistra nel cielo è la stessa.
Verrebbe da pensare che la placchetta derivi dal dipinto, sebbene durante il Rinascimento alcune placchette, ancorché prodotti seriali, fossero divenute così famose da essere riprodotte in pittura e scultura.
Il dipinto, tuttavia, non sembra eseguito da un pittore di qualità egregia.
Possiamo credere che entrambi siano tratte da una stessa fonti, un dipinto non ancora identificato (forse perduto) che doveva essere piuttosto famoso; strano che non siano state trovate incisioni.
La ricerca iconografiche è stata condotta in modo abbastanza accurate, ma non ha prodotto alcun risultato.
Il dipinto che maggiormente si presta a un confronto – seppure in contropartita (ossia con la Sacra Famiglia sulla sinistra) – è di Denijs Calvaert (1540-1619), pittore fiammingo molto attivo a Bologna dopo il 1560 [Figura 3].

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Figura 3. Denijs Calvaert, Adorazione dei Magi, Bologna, collezioni d’arte del Credito Emiliano.

Calvart è, come già detto, fiammingo, ma pare che questo dipinto in particolare lui lo debba alla sua formazione bolognese presso il pittore Prospero Fontana.
Se quindi la nostra placchetta è fiamminga, il suo legame con l’iconografia tardo rinascimentale italiana è strettissimo.

(*) Questo articolo accorpa una scheda anonima in data 14.12.2010 (pubblicata su Antiqua.mi presumibilmente poco dopo) e parte di un articolo dal titolo Nuovi riferimenti iconografici per due placchette, pubblicato nel gennaio 2015 a firma Attilio Troncavini.
La scheda del 2010 rimandava a un articolo di approfondimento sull’iconografia dell’Adorazione dei Magi che in questa sede abbiamo deciso di stralciare eliminandolo dall’Archivio.

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