Ribalta firmata Antonio Morganti, Meda 1780
di Andrea Bardelli (*)
Durante la quarta edizione della Mostra Nazionale d’Antiquariato di Milano nel 1974, è stata presentata una coppia di cassettoni a ribalta.
I mobili sono lastronati in noce e radica di noce, decorati da un nastro in legno di rosa filettato in bosso e rientrano nella tipologia cosiddetta “a urna”. Entrambi i mobili riportano la stampigliatura “In Meda Antonio Morganti fecit hano 1780”.
Antonio Morganti, Cassettone a ribalta (uno di una coppia), cm. 130 x 60, h 114, Meda 1780, F.Montesi Righetti, IV Mostra Nazionale di Antiquariato, Milano 3-20 ottobre 1974.
La provenienza da Meda, località della Brianza lombarda dove si afferma nella seconda metà del Settecento un’industria del mobile tuttora attiva, consente di sfatare un duplice pregiudizio.
Questo genere di mobili, infatti, veniva alternativamente assegnato a Milano città, in virtù di una certa eleganza che lo rendeva confacente ai palazzi cittadini, oppure a un non meglio precisato ambito “lombardo-veneto”, da taluni identificato con Brescia, per dar conto di una supposta transizione morfologica tra le linee lombarde e quelle venete.
Non a caso, questi mobili sono noti sul mercato antiquario anche con la definizione di lombardi “alla veneta”.
Non ci è dato di conoscere chi sia questo Antonio Morganti che firma la coppia di mobili in questione, ma la scoperta è di grande interesse perché potrà consentire di riferire a lui, alla sua bottega o almeno ad altre botteghe dello stesso ambito alcuni esemplari dello stesso genere, ossia cassettoni, ribalte e trumò apparsi o che appariranno sul mercato antiquario.
La data del 1780, inoltre, testimonia come la produzione di questi mobili si sia protratta oltre i limiti cronologici che tradizionalmente si attribuiscono in Lombardia allo stile Luigi XV, ossia la metà-terzo quarto del XVIII secolo.
(*) Questo contributo è apparso nel 2007 in forma di scheda siglato A.B.