Rilievo in schiuma di mare firmato Bloch

della Redazione di Antiqua

Il rilievo proviene da una collezione privata milanese, rappresenta Gesù circondato da tre bambini [Figura 1] e illustra il celebre passo evangelico in cui Gesù dice: “lasciate che i pargoli vengano a me” [mt 19, 13-14].

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Figura 1. Bloch, Cristo e i fanciulli, schiuma di mare, firmato Bloch in basso a sinistra. cm. 8,5 x 11, seconda metà del XIX secolo.

E’ stata realizzata in schiuma di mare e rientra nell’ambito di una vasta produzione di figure e scene devozionali prodotte in larga misura in Francia nella seconda metà dell’Ottocento (vedi Approfondimento in fondo).
La firma Bloch fa pensare a Carl Heinrich Bloch, pittore e incisore danese (Copenaghen 1834-1890), il quale visse in Italia dal 1859 al 1866 e questo periodo fu importante per lo sviluppo di un suo stile personale. Dipinse numerose scene della vita di Gesù Cristo, che divennero famose illustrazioni e che, ancora oggi, godono di ampia diffusione. Sebbene l’opera di Bloch sia costituita da dipinti e da incisioni, non possiamo escludere che egli, sfruttando proprio le sue qualità di incisore, si possa essere cimentato anche in questo particolare genere, quello delle piccole sculture in schiuma di mare.
La firma “Bloch” che compare sul nostro rilievo corrisponde a quella che l’artista danese apponeva sulle sue opere di pittura e di grafica, preceduta però quasi sempre da “Carl”. Per quanto riguarda il soggetto, possiamo ricordare il suo “Cristo con i fanciulli”, nel quale Gesù appare in una diversa posizione, circondato da due bambini e da altri personaggi [Figura 2].

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Figura 2. Carl Heinrich Bloch, Cristo e i fanciulli, Hillerød (DK), Museo di storia naturale.

Nel rilievo in questione, i tre bambini sono vestiti con tunica e panneggi molto simili, inoltre, ai lati delle figure compaiono, a sinistra, un tulipano e alcune foglie di agave e, a destra, un albero. Foglie di agave e un albero molto simile, sono stati utilizzati da Bloch, in particolare, per un dipinto raffigurante l’episodio della Samaritana.
In ogni caso, se non è possibile dimostrare l’autografia di Carl Heinrich, egli deve aver certamente ispirato il suo eventuale omonimo che firma il rilievo, ed entrambi si inseriscono perfettamente nel medesimo clima culturale caratterizzato da un’espressione d’arte religiosa oleografica e popolare.

(*) Questo contributo è stato redatto in data 22.10.2010 e pubblicato su Antiqua.mi senza data sotto forma di scheda siglata M.M.W. (sigla di fantasia) a firma . All’oggetto veniva attribuita una stima di circa 100 euro, considerando una piccola rottura e la mancanza della cornice originale.
Nella scheda veniva richiamato un Approfondimento, firmato Marina M. W. (nome di fantasia) e pubblicato su Antiqua.mi nel Novembre 2010 che qui riproduciamo.

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Approfondimento
Da qualche tempo, sempre più spesso, compaiono sul mercato antiquario degli altorilievi raffiguranti soggetti religiosi, realizzati in schiuma di mare.
In genere sono di forma ovale e le scene sono disposte sia in orizzontale che in verticale.
Le dimensioni variano molto, si passa da rilievi anche molto piccoli che misurano cm. 5×7 circa, di norma montati in metallo come fossero ciondoli [Figura A], a quelli più grandi, misura 40×50 circa, passando per una misura molto diffusa che è 8 x11 circa.

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Figura A. Anonimo, Cristo, schiuma di mare, cm. 8,7 x 6,2, inizi del XX secolo, Semenzato 5 maggio 2006 n. 65.

Queste due ultime misure sono molto spesso incorniciate in cornici ovali di legno ebanizzato con vetro bombato [Figura B].

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Figura B. Anonimo, Fuga in Egitto, schiuma di mare, Francia (?), seconda metà del XIX secolo.

Come detto, prevalgono nettamente i soggetti religiosi, dalla raffigurazione di un solo personaggio, ad esempio un santo, fino a scene più complesse che coinvolgono più figure. I soggetti profani sono decisamente più rari.
La schiuma di mare è un minerale (silicato idrato di magnesio) che si ricava prevalentemente in Turchia, anche se esistono miniere in altri paesi mediterranei e anche in Italia. La sua diffusione come materiale da intaglio si deve agli austriaci che la scoprirono in Anatolia verso la fine del Settecento e la utilizzarono per la manifattura di pipe.
Successivamente fu impiegato nella produzione di piccoli oggetti intagliati, spesso come succedaneo dell’avorio, rispetto al quale è molto malleabile.
Si può presumere che molti artefici dei rilievi in schiuma di mare fossero di area austro ungherese, dove la produzione di pipe in questo materiale era più largamente praticata, tuttavia, la maggior parte dei rilievi in schiuma di mare è documentata come proveniente dalla Francia ed è databile tra la seconda metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.
In Italia, invece, è probabile che venissero solo commercializzati e che non esistesse una produzione sistematica autoctona.
Per quanto riguarda i prezzi, essi dipendono dallo stato di conservazione (se non adeguatamente protetti dal vetro, i rilevi si anneriscono facilmente per effetto della polvere), dall’assenza di rotture, dalla presenza della cornice e del vetro originale.
Si va dai 70-80 euro per le misure più piccole (se la montatura è in metallo non prezioso), ai 150 euro per la misura 8 x 11 (provvista di cornice e vetro), fino anche a 800 euro per i rilievi di maggiori dimensioni che siano intatti.

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