Andrea Pilato, Splendore dei riti. Antica oreficeria sacra da un’inedita collezione privata, 333 pagine, Publi Paolini, Mantova 2021, euro 45,00.
“Quando tra le cianfrusaglie di un banco di un mercatino ho scoperto una piccola teca contenente frammenti di ossa, o d’altro, e l’indicazione del nome di alcuni santi, non immaginavo quello che ne sarebbe conseguito.”
Questo non è solo l’incipit della nota introduttiva scritta dal notaio Mario Binelli che ha donato la sua collezione al Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova, ma è anche la descrizione dell’inizio di tante raccolte, nate per una curiosità e poi diventate importanti.
Lo spiega benissimo il dott. Binelli nel prosieguo quando parla della “necessita di acquisire sempre maggiori notizie”, di approfondire per ogni pezzo “… l’epoca, il territorio di provenienza, l’autore o la bottega, l’esistenza di altri oggetti simili …”, di conoscere i materiali, di fare ricerche e acquisti in altre regioni.
In poche righe viene descritto, come meglio non si sarebbe potuto, lo spirito del collezionismo, soprattutto di quegli oggetti definiti d’arte minore.
La generosità del dott. Binetti ha ricevuto il suo premio nella pubblicazione che stiamo esaminando – catalogo della mostra tenutasi presso lo stesso Museo Diocesano tra l’ottobre 2021 e il febbraio 2022 – nella quale don Andrea Pilato ha schedato ciascun oggetto con grande cura e passione, con quel “quid” in più di competenza che gli deriva dall’essere un sacerdote con esperienza nelle cose liturgiche.
Gli oggetti sono suddivisi per generi: Teche, Reliquiari, Agnus Dei, Argenti (suddivisi per Regioni), Ostensori e Paci.
È proprio a queste ultime che desideriamo dedicare maggiore attenzione perché l’argomento “placchette in bronzo”, di cui le Paci fanno parte, è molto presente sul nostro sito.
La definizione stessa di Pace e soprattutto del suo ruolo liturgico viene fissata in poche righe in modo comprensivo ed esaustivo come mai prima d’ora. Fondamentale aver riprodotto la miniatura Il bacio di pace nella messa di Gerard Horenbout, tratta dal Libro d’ore Rotschild conservato a Perth presso la National Library of Australia, in cui si vede un diacono porgere la Pace al celebrante perché la baciasse.
Come denunciato dall’autore don Andrea Pilato il metodo adottato per analizzare le singole paci è quello messo a punto da Francesco Rossi per il catalogo della Collezione Scaglia (F. Rossi, La collezione Mario Scaglia. Placchette, II voll., Lubrina Bergamo 2011), basato sull’identificazione di un prototipo e delle sue varianti (all’interno di tutti gli esemplari noti), unitamente all’analisi iconografica e alla bibliografia relativa.
Non è questa la sede per rilevare alcune discordanze rispetto ad altre fonti rispetto all’identificazione dell’epoca o della provenienza di alcuni manufatti.
Il risultato è comunque notevole per l’inquadramento teologico e il reperimento di alcune fonti iconografiche assai pertinenti, ma anche per la rarità di alcuni degli oggetti in esame.
Molto utile l’Appendice con la riproduzione di 88 punzoni e 17 sigilli e una ricca Bibliografia.
Disponibile al bookshop del Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova.