Tabloid Art History
della Redazione di Antiqua
Venerdì 5 gennaio 2018 Ludovica Lugli (*) pubblica su IL POST, quotidiano on line fondato nel 2010 da Luca Sofri, un articolo dal titolo Bernini scolpì l’espressione di Lindsay Lohan ubriaca.
L’articolo segnalava un account di Twitter, diventato anche un account su Instagram, che si chiama TabloidArtHistory, più semplicemente TAH per i follower.
Esisteva anche un sito tabloidarthistory.com, oggi non più attivo.
Una storia breve, quindi, che leggiamo essere iniziata nel novembre 2016, quando TAH viene creato su Twitter da Chloe Esslemont ed Elise Bell, alle quali si unisce Mayanne Soret nell’aprile 2017, tutte studentesse o ex-studentesse di storia dell’arte che vivono nel Regno Unito. Lo scopo era quello di creare un’intersezione tra storia dell’arte e culture pop (“intersection of art history and pop culture”). Nel gennaio 2018 , all’epoca dell’articolo della Lugli, avviene l’ingresso su Instagram, ma nel maggio di quest’anno (2019) l’esperienza finisce.
Torniamo però all’articolo della Lugli che si concentra su un aspetto particolare: i confronti visivi tra opere d’arte antica e moderna e immagini tratte dal mondo dello spettacolo. Come dice giustamente la Lugli: “Alcuni sono più riusciti di altri e i più riusciti non si possono che definire geniali”.
Rimandiamo all’articolo nella sua integrità, tutt’oggi in rete [Leggi], lasciandovi giudicare.
Tra i tanti accostamenti che ci sono piaciuti, ne pubblichiamo tre.
Bernardino Luini, Cristo tra i dottori, Londra, National Gallery.
Beyoncé.
Picasso, Les demoiselles d’Avignon, New York, MoMa.
Spice Girls.
Francis Bacon, Head V1, Londra, Hayward Gallery, collezione Arts Council.
Scholz & Friends per Tagesspeigel.
Da un’intervista rilasciata da Elise Bell, cofondatrice di TAH a Vox, rivista di musica britannica che si pubblica dal 1990, spulciamo un brano ripreso anche dalla Lugli: “Stiamo cercando di rendere la storia dell’arte meno intimidente, meno classista, e portarla a un più ampio numero di persone. È incredibile come i social network e internet stanno permettendo a una critica d’arte e a una produzione artistica alternative di fiorire”.
Al di la di cogliere in TabloidArtHistory l’aspetto di puro divertimento, forse occorre riflettere su questo, ossia sul fatto che la storia dell’arte, per farsi conoscere e apprezzare al di fuori di un certo ambito, abbia bisogno di nuovi strumenti dove le immagini siano in grado di attrarre l’attenzione e indurre alla conoscenza e all’approfondimento.
Senza sapere, allora, di esserci inseriti in un “filone”, in un articolo sul Compianto di Orazio Borgianni [Leggi], avevamo osato un accostamento visivo, da alcuni giudicato gratuito e quindi “impertinente”, tra un Cristo morto e un’immagine del ritrovamento del corpo di Pasolini sul lido di Ostia, che qui riproponiamo.
Orazio Borgianni, Compianto sul Cristo morto, Roma. Galleria Spada.
Pasolini morto (foto di repertorio, dettaglio, 1975).
Desideriamo infine alimentare questo “gioco”, al quale invitiamo tutti a partecipare facendo appello al proprio spirito di osservazione e alla propria creatività, con un primo confronto di immagini, cui (forse) ne seguiranno presto altri.
Donato Bramante, Eraclito (dett.), Milano, Pinacoteca di Brera.
Fabio Capello
(*) Così si presenta l’autrice: “Nata a Modena nel 1991, se fosse nata nel 1941 avrebbe fatto la libraia. Ha studiato fisica per un po’, ma forse avrebbe dovuto scegliere biologia dato che gli animali le piacciono più del grafene”.