Un inedito busto di Cristo di G. M. Benzoni in Canada
a cura della Redazione di Antiqua
Si deve al proprietario la segnalazione al nostro sito di questo importante e inedito lavoro di Giovanni Maria Benzoni (1809-1873) [Figura 1 e 1 bis, nota 1].
Figure 1 e 1 bis. Giovanni Maria Benzoni, Busto di Cristo, marmo bianco, altezza 48.5 cm., 32,5 cm. larghezza, 17,8 cm. Profondità, Firmato G.M.BENZONI . F . ROMA . A . 1860 sulla base sotto le spalle, Vancouver (Canada), collezione Mitchell.
E’ probabile che si tratti del Busto di Cristo segnalato dal sacerdote Giuseppe Rota nel suo volume a pagina 489 come “Cristo (busto) per M.B. Mintu – Nuova York” e datato al 1850 (nota 2).
Nonostante il volume di Rota sia l’unico ed esaustivo testo relativo al Benzoni, si tratta di un testo non privo di errori e di inesattezze. Lo stesso nome Mr. Mintu di New York può essere inesatto perché Rota incorre spesso nell’errata trascrizione di nomi inglesi. Vedi, per esempio, il cognome di Lady Isabel Sherlock (per la quale Benzoni realizza nel 1868 il monumento sepolcrale per la chiesa di S. Isodoro presso il collegio francescano irlandese di Roma) che viene riportato come “Cberloch”.
Poiché anche per quanto concerne la cronologia delle opere non si possono escludere errori, pensiamo che la datazione corretta del Busto di Cristo in questione sia il 1860 e non il 1850.
Vi sono varie ragioni per credere che si tratti di un’opera unica e non una copia più tarda.
In primo luogo, perché lo stesso Rota segnala doviziosamente quando di un’opera sono state fatte più copie e, a proposito del Busto di Cristo, non fornisce alcuna indicazione.
In secondo luogo, perché Benzoni, che era molto religioso, ha sempre dichiarato di avere un certo pudore nel rappresentare il volto di Cristo.
Poco o nulla è possibile sapere circa l’origine di quest’opera e di come sia in giunta in Canada, forse da New York. Se ne ha solo un ricordo divertente, quello della cugina dell’attuale proprietario, la quale, da bambina, era solita girare con il triciclo attorno al tavolo sul quale era posto il Busto gridando “Gesù sto arrivando !”.
NOTE
[1] Per le notizie su Giovanni Maria Benzoni si rimanda all’opuscolo scritto da Roberta Bertazzoni, studiosa di Benzoni, per la Biblioteca di Songavazzo (Bg) in occasione del bicentenario della nascita dello scultore, qui nella versione in lingua inglese [vedi].
[2] Giuseppe Rota, Un artista bergamasco dell’Ottocento: Giov. Maria Benzoni nella storia della scoltura e nell’epistolario famigliare, Editrice S. Alessandro, Bergamo 1938).
English version
Unpubblished bust of Christ signed G.M. Benzoni in Canada
Bust of Christ
White marble, 48,5 cm. (19.25″) height, 32.5 cm. (12.75″) length, 17.8 cm. (7″) depth.
Signed G.M.BENZONI . F . ROMA . A . 1860 on the back edge, across the shoulders.
Mitchell Collection, Vancouver (Canada)
Due to the courtesy of the owner we are proud to show on our site this important and unpublished work of G.M. Benzoni.
It’s worth to be the Bust of Christ recorded by the priest Giuseppe Rota in his book at p. 489, as the “Cristo (busto) for M.B.Mintu – New York, dated 1850 (see bibliography: “Giuseppe Rota, Un artista bergamasco dell’Ottocento: Giov. Maria Benzoni nella storia della scoltura e nell’epistolario famigliare, Editrice S. Alessandro, Bergamo 1938).
Despite that Rota’s book is the sole and esaustive text concerning Benzoni, it unfortunately provides many inaccuracies of informations as well.
The name Mintu itself could be a mistake, because Giuseppe Rota incurred in some mistakes where transcribing foreing names. For example, the correct name Isabel Sherlock (as we could check visiting her tomb, dated 1868, in the Chapel of S. Isidoro by Irish Francescan College in Rome) has been recorded as “Isabel Cberloch”.
As far as the cronology of works is concerned we cannot exclude some mistakes as well. Therefore, we think the correct date for the Bust of Christ should be 1860 and not 1850.
There are many reasons to consider it as a unique work and not a later copy.
Firt of all, Rota got accustomed to declare how many copies of a certain masterpiece had been carved and no mention is done about the Bust.
Furthermore, Benzoni was a very religious man and he often declared to be reluctant to carve the holy image of Christ.
The present ownr told us that his parents inherited the bust of Christ, from his father’s sister 20 years ago after she had passed away. She was remembered having ownership of the Bust in the early 1940’s, but nobody remember how the sculpture came into her possession. Only an amusing remembrance can be recorded: the present owner’s cousin, as a young child, use to ride her tricycle around the sculpture, that was sitting on a table in the middle of the room. As she rode around the sculpture, she would shout out,” Jesus Christ here I come!”.
(*) Questo articolo è stato originariamente pubblicato (presumibilmente nel 2009) su Antiqua.mi nell’ambito di uno Speciale dedicato allo scultore Giovanni Maria Benzoni che aveva una propria sezione all’interno del sito .
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